“A morte Berlusconi”, i militanti di Teheran assaltano ambasciata

di Emma Zampella

Franco FrattiniTEHERAN. Gridano “A morte l’Italia. A morte Berlusconi”alcune decine di uomini della milizia paramilitare iraniana che, vestiti da civili, hanno tentato di assaltare la base dell’ambasciata italiana a Teheran.

Lo ha riferito il ministro degli Esteri, Franco Frattini, in audizione di commissione al Senato. Con colpi di pietre, gli stessi avrebbero compiuto oltraggiose offese anche nei confronti delle ambasciatedi Francia, Olanda e altre di rappresentanza europea.

L’assalto da parte dei miliziani di basiji, sostenitori del presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, ha indotto Frattini ad usare misure di protezione nei confronti dell’ambasciatore italiano ivi presente, Alberto Bradanini, a cui è stato vietato di prendere parte ai festeggiamenti del prossimo giovedì, in occasione del 31esimo anniversario della Repubblica iraniana.

Il ministro degli Esteri, in Senato, ha annunciato che è in atto “una consultazione europea per capire se vi sarà una sorta di osservazione diplomatica, ma credo che quello che è stato deciso dall’Italia sarà condiviso da altri Paesi, come Germania e Gran Bretagna”.

Tutto ciò arriva dopo la visita in Israele del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha creato non poche tensioni tra i due paesi, facendo si che i rapporti diplomatici prendessero una brutta piega. Non a caso lo stesso Cavaliere aveva detto che bisognava appoggiare gli oppositori, interni ed esterni al governo iraniano, che è necessario approntare delle sanzioni dure contro la “minaccia nucleare”, e aveva anche parlato di un ritiro dell’Eni dall’Iran.

Il regime iraniano aveva reagito con parole dure, bollando le parole di Berlusconi come “servigi offerti ai padroni israeliani”. Già lunedì scorso il leader religioso Khamenei non aveva esitato a dire che ci sarebbe stato “un cazzotto contro l’Occidente” che non ha tardato ad arrivare. I militanti di basiji, che in genere sono impiegati a supporto della polizia nell’ambito dell’ordine pubblico, non hanno risparmiato né offese, né minacce contro le basi delle ambasciate europee, mettendo in allarme tutta l’Europa.

La polizia locale è riuscita però a limitare la forze della militanza, scongiurando l’assalto vero e proprio e limitando i danni all’ambasciata italiana. Ad alimentare le tensioni ci sarebbero state anche molte dichiarazioni dello stesso Frattini che non ha mancato di ammonire il governo di Teheran e la sua minaccia nucleare.

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