MONDRAGONE. Un solo collaboratore di giustizia in una cittadina di trentamila abitanti.
Questo il dato significativo emerso dallincontro che i carabinieri della Compagnia di Mondragone, guidata dal capitano Francesco Barone, hanno tenuto con i ragazzi dellIpia.
Un appuntamento tenutosi nellambito del progetto Controvento: educazione alla legalità e alla convivenza civile e in coincidenza con la 20esima Giornata dei Diritti dellInfanzia.
Da parte dellArma, lesortazione ai giovani al rispetto delle regole e della legalità, principi è stato detto che devono accompagnare fin dai banchi delle scuole. Lincontro ha visto una preliminare esposizione delle principali attività dellArma e la descrizione della sua articolazione, per poi rivolgersi direttamente agli studenti e affrontare il tema della legalità come principio di garanzia delle libertà. Da parte sua il dirigente scolastico Giovanni Battista Abbate, assente per motivi familiari, ha fatto arrivare ai ragazzi una comunicazione in cui ha voluto sottolineare limportante significato della visita dellArma nellIstituto.
Oggi, qui, si tratta di veicolare, a quel piccolo nucleo sociale rappresentato da questi giovani, un messaggio venato allo stesso tempo di morale civica, coscienza politica e sociale, e condivisione di un patrimonio di legalità, che nessuno meglio di coloro che spendono, sempre con vocazione e dedizione, il loro tempo e, purtroppo, anche la loro vita, può indicarci e insegnarci. Il dirigente ha poi spiegato: Controvento è il nome del progetto. Siamo contro il vento di ogni illegalità, di ogni abuso, di ogni discriminazione. Questo non significa, però, condividere con facilità ogni sirena che proclami luguaglianza e la solidarietà, perché la prima può trasformarsi in acritico atteggiamento nei confronti di coloro che non condividono le regole del gioco umano, la seconda può trasformarsi in elemosina.
Il progetto Controvento si avvale della collaborazione del Comune di Mondragone e del patrocinio della Provincia e del Csa (Ufficio scolastico provinciale). Il gruppo di docenti impegnati nel progetto è composto dal fiduciario professor Vincenzo Di Vaio e dai docenti Giovanna Paolino, Lina Ventrone, Giuseppe Rizzo e Alessandro Prisco.