Polemica Ex Cinema Dante, interviene la proprietaria

di Redazione

Stabile dell'Ex Cinema Dante in ristrutturazioneAVERSA. Dopo le dichiarazioni dell’architetto Aldo Cecere, ex ispettore onorario per i beni culturali della provincia di Caserta, che ha contestato i lavori di ammodernamento del Cinema Dante, …

… una delle primissime sale cinematografiche della città, chiusa ormai da anni, interviene la signora Mariateresa Rocco, proprietaria dello stabile in ristrutturazione al civico 126 di via Roma.

In una mail inviataci in redazione, la signora Rocco scrive: “Premesso che ritengo assolutamente democratica la libertà di espressione e, di conseguenza, di contestazione, sono sorpresa e amareggiata nello scoprire che, purtroppo, talvolta, la libertà di espressione viene utilizzata senza una opportuna e necessaria documentazione o conoscenza dei fatti.

  Si è parlato di un ‘ammodernamento’ del Cinema Dante. E’ difficile ‘ammodernare’ qualcosa che non c’è più. Il Cinema Dante è una delle prime sale cinematografiche di Aversa ed è chiuso, ormai, da oltre vent’anni. In qualità di proprietaria, d’altra parte, ritengo di avere la libertà di proseguire o meno in una determinata attività. Forse nell’articolo è l’intero stabile ad essere identificato come Cinema Dante? L’edificio è adibito da sempre ad abitazione; il locale, invece, ad una diversa destinazione d’uso.

Per quanto riguarda le presunte ‘brutte manomissioni arrecate’ durante i lavori di ristrutturazione dell’edificio, ritengo che l’autore della contestazione, evidentemente, debba essere stato oberato di impegni e quindi distratto, dal momento che la facciata non è stata modificata assolutamente, ma semplicemente restaurata secondo le direttive degli organi preposti, né, tanto meno, è stata creata una pensilina, visto che quest’ultima era pre-esistente all’epoca dei lavori (vedi foto allegate).

Piuttosto, la cosa importante da segnalare e che è effettivamente degna di nota, a mio parere, è stata la realizzazione della bonifica del tetto, prima rivestito di pannelli di eternit, ora ricoperto con tegola a norma, laddove vi sono tuttora diverse abitazioni con tettoie fatte interamente di eternit.

Sono d’accordo sul fatto che ‘brutti ed inopportuni interventi’ depauperano il patrimonio storico della nostra città. Tuttavia, mi chiedo come mai tale indignazione non sia stata espressa per tutti gli altri ‘ammodernamenti’ effettuati in Via Roma e nel centro storico”.

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