Un’opposizione inesistente e un sindaco “schiavo” della sua grandezza

di Nicola Rosselli
Domenico CiaramellaAVERSA. L’opposizione? Ad Aversa praticamente
non esiste. Mi si verrà a dire che ci sono almeno cinque consiglieri comunali
che si dichiarano pubblicamente all’opposizione. Ed il punto è tutto lì, nel
termine “si dichiarano”.

Al di là delle parole, infatti, l’attività
dell’opposizione è praticamente tendente allo zero. Ciaramella è riuscito, nei fatti, a mettere d’accordo tutti o,
almeno, a blandirli talmente bene da metterli in condizioni (volontariamente o
meno) di non dare fastidio al manovratore.

Ma, a questo punto, il
“Ciaramellone” nostrano ha iniziato ad avere grane dal proprio interno. Nella
maggioranza cresciuta a dismisura, anche perché non sempre la dignità e la
coerenza sono di casa in politica, si sono registrati mal di pancia continui. Tutti
vogliono qualcosa, un posto al sole non si nega a nessuno. Almeno a parole. Per
cui, quando non è possibile mantenere qualche promessa fatta si registra il
rituale valzer di cambi di casacche, il ripetersi di piccoli e grandi
ricattucci.

Insomma, Ciaramella è prigioniero della sua grandezza. Sarebbe,
forse, meglio per lui, avere una maggioranza più risicata e un’opposizione più
agguerrita. Se così fosse, il centrodestra innalzerebbe barricate e
difenderebbe ad oltranza il proprio sindaco. Ha ragione il senatore Giuliano quando parla di una crisi
dovuta alla crescita. Crisi, che, però, non è passata.

Intanto, il Partito
Democratico ad Aversa non trova niente di meglio da fare che cancellare il nome
di Giuseppe Di Vittorio dalla sezione del vecchio Pci di piazza Municipio. Un
errore, un grosso errore. Proprio quando la storia, seppure romanzata, del
sindacalista pugliese tiene incollate milioni di persone davanti alla tv, i
Democratici aversani lo cancellano dalla loro storia. Ancora una volta la
miopia di chi vuole essere ad ogni costo sempre più simile al Pdl, di chi non
riesce a smarcarsi dal centro destra, anzi lo insegue, fa solo del bene al
centro destra stesso in un’attività masochista, un esercizio di politica che
porta solo al suicidio.

Questo comportamento del Partito Democratico
ad Aversa, che sembra voler solo stare ad assistere e cinguettare qualcosina
ogni tanto, può portare solo alla sua dissoluzione. E Ciaramella potrà essere
sconfitto solo dal suo interno, mentre il centrodestra regnerà ad Aversa nei
secoli a venire.

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