Differenziata, Spanò: “Il Pd sempre incline alle bugie”

di Redazione

Rodolfo SpanòSANT’ARPINO. Riceviamo e pubblichiamo la replica del vicesindaco e assessore all’ambiente, Rodolfo Spanò, al Partito Democratico, ancora una volta sul tema della differenziata.

Letto il comunicato del Pd, non posso fare a meno di intervenire ancora una volta ed evidenziare che non c’è miglior tordo di chi non vuol capire. Questa volta, però, mi rivolgo a voi cari cittadini di S.Arpino e cari elettori perché non se ne può più con questa telenovela ideata, eseguita e portata a termine dagli uomini della locale sezione del Pd, i quali sono inclini a fare della demagogia la loro bandiera e a dire solo bugie.

Ma andiamo con ordine. Appena insediati non abbiamo avuto nemmeno il tempo di programmare che già era in atto una nuova emergenza rifiuti, peggiore o almeno uguale a quella precedente del dicembre 2007. Si perché con quella da noi affrontata vi erano dei problemi di discarica e soprattutto di mezzi e mancanza di soldi tant’è che la coalizione che poi ha vinto le elezioni (Pdl – Governo Berlusconi) ha incentrato la campagna elettorale anche sul tema dei rifiuti e il premier è venuto nei nostri territori personalmente numerose volte per dare una svolta a questo annoso problema iniziato e (mal) governato dagli uomini del centro sinistra con Bassolino in testa. Prima scaricavano a Ferrandelle / S.Maria La Fossa tutti gli altri Paesi della Provincia di Napoli a discapito di quelli della nostra Provincia, ma grazie a Dio il problema sembra risolto ed avviato almeno sulla carta a soluzione con il completamento dell’inceneritore di Acerra e la previsione e costruzione di altri inceneritori – uno per ogni Provincia. I mezzi purtroppo sono vecchi e obsoleti, almeno quelli che servono il nostro territorio, e le numerose rimostranze e prese di posizione non hanno sortito effetto alcuno con l’unica magra consolazione che non era solo il nostro Paese a versare nelle pessime condizioni.

Personalmente ho scritto lettere di contestazione anche al Capo del Governo, ho fatto arrivare gli uomini dell’Esercito più volte sul nostro territorio e ho avuto l’unica colpa di mettere mano alla mia tasca per far aggiustare i mezzi che erano fermi in officina da mesi perché l’ex Consorzio Geo Eco non aveva i soldi per pagare le riparazioni perché debitore di numerose somme. Allora sono andato a fine agosto presso l’officina dove era fermo il camion assegnato al nostro territorio e ho pagato, previo rilascio di fattura nr. 36 del 29/8/08, la somma necessaria a far si che detto camion (il nr. 59 della ex Geo Eco) venisse posto in condizioni di poter espletare il servizio; prima ancora, nei primi 10 giorni di agosto, sono andato a comprare l’olio che serviva il braccio della gru del mezzo per il prelievo delle campane per il vetro e per gli ingombranti e l’ho consegnato agli uomini dell’ex Geo Eco reparto officina, per far ripartire il mezzo che era fermo da settimane per mancanza di soldi per la manutenzione. Una sera della fine del mese di luglio 2008 ho pregato il mio carissimo amico Salvatore Baffico di procurarmi nr. 60 litri di gasolio e personalmente ho riempito i serbatoi dei camion assegnati al nostro territorio alle ore 24 in Via Mormile a S.Arpino sotto gli occhi increduli degli abitanti della zona. Di questi soldi non ho mai chiesto, né ho intenzione di chiedere alcun rimborso a nessuno.

Nelle condizioni in cui versava tutta la macchina organizzativa dei rifiuti, l’unica cosa che ho potuto fare è stata quella di cercare di non far pesare, per quanto possibile, il disservizio sui cittadini, in quanto per legge la raccolta non possono organizzarla i Comuni ma i consorzi di Bacino che nel nostro caso (Consorzio di Bacino delle Provincie di Napoli e Caserta) è ancora commissariato e retto da un Prefetto che ha sostituito nella gestione tre precedenti Prefetti e Generali i quali constatata la situazione, hanno rinunciato all’incarico e se la sono data a gambe levate. Se questo mio comportamento è stato frainteso da qualcuno allora chiedo scusa perché non era mia intenzione farlo pesare, né offendere chicchessia per cui sono pronto ad assumermi ogni responsabilità per quello che ho fatto.

Quanto al gasolio, a causa della mancanza di soldi anche le discariche erano spesso chiuse perché i mezzi che vi lavoravano erano a secco per cui il Commissario p.t. dell’articolazione Ce/2 – ex Geo Eco – richiedeva ai Comuni di provvedere all’acquisto del gasolio per i mezzi da decurtare dal canone dovuto per il servizio. Di conseguenza con l’aiuto del responsabile p.t. dell’ufficio invitavamo tutti e dico tutti i distributori presenti sul nostro territorio e nei Paesi limitrofi a fornire il carburante ai mezzi della ex Geo Eco per la raccolta dei rifiuti e solo la ditta Baffico venne convinta a fornire il carburante ai mezzi suddetti. Nessuno voleva interagire con noi perché sia la ex Geo Eco che il nostro Comune non risultavano affidabili per il pagamento.

Anche per il mese di agosto 2008 dovetti ricorrere alla mia amicizia con Pino Mondo, che pubblicamente ringrazio, il quale mi fece avere la disponibilità del distributore della ditta del fratello sito sull’asse mediano della Nola Villa Literno senza battere ciglio e mettendo immediatamente da parte ogni eventuale (non da parte mia) incomprensione conseguente alle note vicende di campagna elettorale perché l’unico vero scopo era e sarà di rendere un servizio alla gente perché nel caso diverso a causa della mancanza di gasolio i mezzi non sarebbero usciti.

A ciò si deve aggiungere che puntualmente l’Articolazione territoriale Ce/2 manda una nota di credito per il gasolio che il Comune paga per gli automezzi che svolgono il servizio. Permettetemi di ringraziare anche Salvatore Baffico che è stato colui che ha convinto la ditta di famiglia a dare credito al Comune e per esso alla ex Geo Eco. Fin da ora mi assumo ogni responsabilità nel caso in cui avessi sbagliato e mi dichiaro pronto ad assumere ogni conseguenza.

Il richiamo a Giuseppe Savoia e all’architetto Elpidio Maisto non è ingiustificato in quanto il secondo lavora presso l’articolazione territoriale Ce/2 ex Geo Eco da anni e quindi potrà confermare o smentire quanto fino ad oggi da me affermato e siccome conosco il galantuomo (a cui mi legano sentimenti di stima ed amicizia), se interpellato, Elpidio vi dirà se fino ad oggi ho detto o meno il falso e cioè se l’emergenza rifiuti era ed è da addebitarsi all’Amministrazione Comunale o al Consorzio Ce/2 e se il Comune ha posto in essere tutto quanto in suo potere per non far ricadere sui cittadini e per quanto possibile il disservizio. Il richiamo al primo, invece, è necessario perché lui ha amministrato il nostro Comune per 15 anni di cui gli ultimi 5 ha occupato la massima carica amministrativa e nelle varie vesti ha partecipato alle riunioni del Consorzio, dando un contributo rilevante alla creazione del disastro sui rifiuti.

Non dimentichiamo che il nostro Comune, unitamente agli altri Comuni, era (oggi è stata fatta la transazione che verrà portata al prossimo Consiglio Comunale) debitore nei confronti del Consorzio di circa 1.700.000,00 euro dal 2003 e cioè da quando lui è diventato Sindaco. È pur vero che vi sono dei residui sul bilancio del Comune che copriranno, almeno in parte, i debiti ma resta il fatto che non dando i soldi in via ordinaria all’ente di cui sei proprietario pro quota non puoi pretendere che questo ente funzioni nè puoi non prevedere che il disservizio sarebbe ricaduto sui nostri cittadini. Lo sapete cosa ci dicevano quando andavamo a pretendere il servizio: ma voi non pagate cosa volete? E come potevi dare torto a chi anche per iscritto (cfr. nota Presidente p.t. del Consorzio Geo Eco dott. Orabona) ti metteva in mora per il pagamento e metteva le mani avanti sui disservizi. Quanto alla piattaforma sul campo sportivo. Ho più volte ribadito che appena arrivati, la piattaforma non era a norma nel senso che ci mancava la rete metallica, la vasca di raccolta del percolato e soprattutto la piattaforma di cemento armato per cui sono stati affidati lavori per meno di 12.000 euro (confronta determina di pagamento alla Inima il cui titolare si chiama Orefice Maurizio e abita alla Via Don Minzoni S.Arpino) per cui se sono stati spesi 44.000 euro, come dicono quelli del Pd, allora 32.000 euro li hanno spesi loro per una piattaforma che non serviva perchè non a norma in quanto secondo il decreto Ministeriale 8/4/08 emanato dal Ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio, le piattaforme per i siti di stoccaggio provvisorio devono essere complete di vasca biologica per il percolato, della rete metallica e di cemento armato. Sono stati interessati anche l’Arpac e la Asl dopo la esecuzione dei lavori che eseguirono puntualmente l’accertamento senza imporre prescrizioni (cfr. note presente all’ufficio ambiente).

Con nota a mia firma prot. nr. 5634 dell’11/6/08 ho dato disposizioni al responsabile dell’ufficio ambiente di richiedere il rimborso di tutte le somme spese per l’emergenza rifiuti ovvero l’addebito al consorzio delle spese affrontate dal Comune durante sia la scorsa emergenza che quella in cui amministrava Savoia nel dicembre 2007 perché ritengo che le spese che ha affrontato la Giunta precedente erano giustificate dallo stesso spirito che dovrebbe muovere qualsiasi amministratore pubblico e cioè di servire la gente e far in modo per quanto possibile di non far ricadere sul cittadino i disservizi.

Agli atti del Comune, poi, vi sono i bandi di gara, i verbali di aggiudicazione e le determine di impegno spesa e di pagamento che dimostrano che sono state spese poco più di trenta mila euro per l’acquisto delle buste e dei bidoncini per l’umido con un risparmio di circa 12 centesimi per ogni busta perché al consorzio le buste sono state pagate 39 centesimi a fronte di 27 centesimi. Anche qui potete verificare presso l’ufficio ambiente se vi sto dicendo delle bugie. E poi il disservizio della consegna delle buste era ormai continuo.

Chi non è ritornato a casa durante l’emergenza e anche dopo senza avere le buste per la raccolta? Da quando è stata fatta la gara le buste hanno avuto una certa regolarità nella consegna e grazie al servizio di volontariato di Legambiente e dunque altra spesa risparmiata per le casse comunali. Per quanto riguarda i bidoni carrellati la gara è stata aggiudicata, la fornitura sta per essere completata unitamente alla distribuzione e le somme impegnate ammontano a circa 38.000 euro e vi prego di controllare prima di smentirmi.

Quanto alla pulizia dell’area antistante il campo sportivo, vorrei solo che voi cittadini faceste questa domanda : ma chi ha causato quel tipo di danno ambientale su detta area?? E da quanti anni era in quelle condizioni? Perché fino all’estate del 2008 non si è mai provveduto? Perché e chi ha permesso che su detta area recintata venissero sversati gli inerti dei cantieri delle opere pubbliche eseguite sul nostro territorio? Partenza dell’umido. Ripeto che l’unica data è stata quella del 30 giugno del 2008 e per cui non smetterò mai di chiedere scusa a tutti perché la mancata partenza non è dipesa da me, ma dalle condizioni innanzi descritte.

Mi preme precisare che durante la seduta del Consiglio Comunale del 30 giugno non ho mai detto che la raccolta sarebbe partita il 1° settembre ma fu Giuseppe Savoia (confronta delibera di Consiglio Comunale) a dire rivolto ai cittadini che la partenza sarebbe avvenuta il 1° settembre.

Mi sono stancato di evidenziarlo, ma è necessario leggersi le carte prima di accusare o parlare. È vero, il programma della nostra amministrazione prevede il raggiungimento dell’obiettivo del 50% entro l’anno ma da quando si parte con la raccolta di tutto il ciclo dei rifiuti e non con la grave crisi che ha coinvolto tutti i Paesi, compreso la città di Caserta che aveva affidato il servizio di raccolta alla Saba oggi bloccato. È o non è demagogia confondere le idee agli elettori e storpiare la realtà dei fatti. Come va definito chi racconta il falso e mistifica la realtà?

Certo il giudizio gli elettori già l’hanno dato. Evidenzio, infine, che il Pd ci ha lasciato in eredità una percentuale di raccolta del 13% raggiunto in cinque anni di governo dove non vi era l’emergenza e la crisi non era così sentita. Io mi vergognerei anche solo di uscire in piazza, perché i soldi dei cittadini andavano spesi per programmare una volta e per sempre un servizio con la S maiuscola e non per fare campagna elettorale dando, alla vigilia delle elezioni, incarichi a destra e manca (pagati con la nostra amministrazione) fino a nominare componenti il nucleo di valutazione gli amici e cognati di candidati nella lista.

Ditemi voi cari cittadini come si definisce un comportamento di tale genere? Dalle mie parti puro clientelismo o meglio comportamento che deve essere approfondito dalla Magistratura penale. Mi preme sottolineare, infine, cari cittadini che sono a vostra completa disposizione per fornire le copie della documentazione richiamata e per ogni suggerimento o iniziativa che vada nella direzione della salvaguardia dell’ambiente. Teniamoci in contatto.

Rodolfo Spanò

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