Guidonia, stuprano 21enne mentre era appartata col fidanzato

di Redazione

 GUIDONIA (Roma). Ancora un episodio di violenza sessuale al centro della cronaca quotidiana. È successo a Guidonia, in provincia di Roma.

Cinque uomini a volto coperto, molto probabilmente dell’Europa dell’Est, intorno all’una della scorsa notte hanno violentato a turno una giovane 21enne che si era appartata in auto in una zona di campagna, in via della Selciatella, con il suo fidanzato, picchiato e rinchiuso nel bagagliaio il suo fidanzato. Dopo la violenza, il ‘branco’ è fuggito a piedi. La giovane è stata portata all’ospedale Pertini di Roma dove è stata medicata.

I cinque sono quindi saliti a bordo dell’auto, hanno proseguito per via della Selciatella per 300 metri, hanno raggiunto un posto ancora più isolato e hanno abusato della ragazza a turno fuggendo poi a piedi. Uno dei cinque aggressori non avrebbe partecipato alla violenza di gruppo. Le vittime avrebbero riferito dettagli sull’unico malvivente a volto scoperto. Un dato, comunque, sembra accomunare i malviventi: tutti parlavano con accento dell’Est.

Sull’accaduto stanno indagando i Carabinieri della compagnia di Tivoli che, assieme agli uomini del gruppo di Frascati e del Reparto Operativo, stanno setacciando campi abusivi, baracche e ruderi frequentati o abitati da stranieri. Nel frattempo continuano gli interrogatori, da parte dei Carabinieri della compagnia di Tivoli, dei due fidanzati, con l’assistenza di psicologi e personale specializzato dell’Arma.

Sembra cheuno del branco non avrebbe partecipato alla violenza e le ricerche si starebbero concentrando sull’unico uomo con il volto scoperto.

Sul gravissimo ed inaudito fatto di violenza è intervenuto il ministro dell’Interno Roberto Maroni che annuncia: “Dal 4 febbraio partirà la seconda fase dell’operazione riguardante l’utilizzo dell’Esercito in città. I tremila militari finora impiegati hanno dato eccellenti risultati, dobbiamo disporli meglio. I fatti di violenza sono gravi, dobbiamo intensificare la nostra azione perché serve un maggior controllo del territorio”.

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