Comunità Montana, dibattito sull’informazione

di Redazione

 PIEDIMONTE MATESE. La Comunità Montana del Matese e la Diocesi di Alife-Caiazzo hanno invitato tutta la comunità e gli operatori dei mezzi della comunicazione sociale all’incontro-dibattito tenuto lunedì 29 dicembre …

… presso l’aula consiliare della Comunità Montana del Matese, incentrato sul ruolo delle Istituzioni in materia di informazione. Per far cogliere l’importanza dell’evento, hanno ricordato gli organizzatori, ci affidiamo alle parole di Giovanni Paolo II: “(…) Non è esagerato insistere sull’impatto dei mezzi di comunicazione sociale nel mondo di oggi. L’avvento della società dell’informazione è una vera e propria rivoluzione culturale, che rende i mezzi di comunicazione sociale il primo areopago del tempo moderno, nel quale l’interscambio di idee e valori è costante. Attraverso i mezzi di comunicazione sociale, la gente entra in contatto con persone ed eventi, formandosi una propria opinione sul mondo in cui vive e configurando un proprio modo di intendere il significato della vita. Per molti l’esperienza vitale è, in buona parte, un’esperienza di comunicazione sociale” (Messaggio per la 34° giornata mondiale delle Comunicazioni So ciali- 2002). “La possibilità di comunicare in modo nuovo e diffuso è un bene di tutta l’umanità e come tale va promosso e tutelato”, dicevamo con le parole del grande Papa Giovanni Paolo II – dichiara il presidente della Comunità Montana Fabrizio Pepe. Ecco allora che si aprono nuovi orizzonti, a cominciare dalla possibilità di “utilizzare” la novità di “Clarus”, il quindicinale della Diocesi di Alife-Caiazzo, implementando le opportunità che il giornale offre a tutto vantaggio della comunità matesina. In una sorta di dialogo perenne tra laici e cattolici, come una “provocazione universale, ai fedeli come ai laici e agli atei, alla società e alla politica, perché s’interroghino su ciò che sta accadendo attorno a noi. E perché cerchino rimedi e soluzioni in quello spazio condiviso di valori che si apre nell’intersezione delle diverse culture” (Benedetto XVI). Il “progetto comunicazione” nasce grazie all’iniziativa del professor Marco Fusco, attento osservatore delle dinamiche della comunicazione. “É chiaro che ogni programma – dichiara Marco Fusco – si può attuare con la collaborazione e la cooperazione di tutte le forze chiamate in causa. In questo ci è di aiuto il Vescovo, monsignor Pietro Farina, che da sempre dedica al tema delle Comunicazioni Sociali cura, attenzione e passione”. (Teleradio news – Pietro Rossi)

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