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Mara Carfagna: “Forse qualcuno voleva il mio posto”
ROMA. Lonorevole Mara Carfagna, ministro delle Pari Opportunità, parla a Matrix per la prima volta dei tanti rumors e attacchi gratuiti ricevuti negli ultimi mesi e respinge le accuse al mittente.
Pago il fatto di essere giovane e donna, l’anello debole della catena. C’è un maschilismo imperante, ignoranza nei confronti delle donne che fanno politica vige l’idea che l’uomo è potente e che merita quella posizione, mentre la donna o è stata fortunata oppure abile a sfruttare certe situazioni. E quando a 30 anni si diventa deputata e a 32 ministro, tutti pensano chissà cosa ci sia dietro. C’è solo passione e preparazione invece.
Quando Mentana parla delle famose intercettazioni telefoniche il ministro risponde: Su di me non è mai emerso nulla, non esistono mie conversazioni o miei atteggiamenti di cui debba vergognarmi. È stato tutto basato sui pettegolezzi, c’è stata una campagna diffamatoria nei miei confronti. Credo che dietro ci sia stata anche la regia di qualcuno che sperava si liberasse un posto da ministro.
I toni si fanno un po più accesi quando il conduttore inizia a parlare di Sabina Guzzanti protagonista di frasi denigratorie nei confronti della Carfagna al No Cav Day organizzato da Di Pietro: È stata pesante e volgare, mi fa pietà e compassione. Poveraccia, non è una persona solida, è fragile mentalmente. Siccome sono cattolica so cosè il perdono, ma non dimentico. L’ho citata in giudizio perché voglio che qualcuno metta nero su bianco la mia validità, ma se mi scrivesse due righe per scusarsi potrei anche ritirarla. Non cerco vendette, è sufficiente che si attesti che si è detta una grande falsità.
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