Somalia, ferito funzionario italiano. Intanto, gli scontri riprendono

di Antonio Taglialatela

Somalia, riprendono gli scontriSOMALIA. Un operatore umanitario italiano, assieme ad un collega somalo, è rimasto ferito nell’esplosione di una mina terrestre radiocomandata, nel sud della Somalia.

Saverio Bertolino, riferiscono fonti Onu, ha riportato soltanto ferite leggere ed è attualmente ricoverato presso una struttura delle Nazioni Unite in Somalia e domani sarà trasferito a Nairobi, nel confinante Kenya. Originario della Lombardia, Bertolino è il direttore di United nations organization for project service (Unops) e dal 1992 opera nel Corno d’Africa e particolarmente in Somalia, prima per alcune organizzazioni non governative (ong) e poi per l’Onu. Al momento dell’esplosione viaggiava su un veicolo delle Nazioni Unite, assieme ad altri funzionari, lungo la strada che porta all’entrata settentrionale della città di Bufow. L’autista del veicolo è morto.

Intanto, in Somalia sono ormai ripresi gli scontri tra le milizie islamiche e le truppe governative, sostenute dai soldati etiopici. Migliaia le persone in fuga e numerosi gli attentati. L’ultimo proprio stamani, nella capitale Mogadiscio, che ha visto alcuni estremisti esplodere colpi di mortaio dal mercato di Bakara contro il palazzo presidenziale, provocando la morte di 12 civili e tre militari.

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