Nobel per la Pace assegnato al finlandese Martti Ahtisaari

di Angela Oliva

Martti AthisaariOSLO (Norvegia). “Per i suoi importanti sforzi, in molti continenti e per più di tre decenni, per risolvere i conflitti internazionali che hanno contribuito a un mondo più pacifico e alla fraternità tra nazioni nello spirito di Alfred Nobel”.

Con questa motivazione il comitato norvegese ha assegnato all’ex presidente finlandese Martti Ahtisaari il premio Nobel per la Pace. Scelto tra 194 candidati, tra cui i due dissidenti cinesi Hu Jia e Gao Zhisheng e l’ex ostaggio delle Farc Ingrid Betancourt, Ahtisaari si è detto molto soddisfatto e ha sottolineato che utilizzerà il premio di dieci milioni di corone svedesi per finanziare progetti del suo ‘Crisis Management Institute’, già impegnato nella mediazione di molti conflitti. Il finlandese Nobel per la Pace ha dato il suo contributo in numerosi casi di crisi tra cui: l’indipendenza della Namibia, la crisi di Aceh in Indonesia, i conflitti del Kosovo, in Irlanda del nord, in Asia centrale e nel Corno d’Africa. Ahtisaari è nato a Viipuri, il 23 giugno 1937, figlio di un immigrato norvegese ha iniziato la sua carriera lavorando in alcune organizzazioni studentesche ricoprendo cariche importanti come ambasciatore in Tanzania nel 1973 e, nel 1977, rappresentante speciale per la Namibia. Inoltre è stato presidente della repubblica finlandese per il partito socialdemocratico dal 1994 al 2000. Anche per l’assegnazione del Noble ad Ahtisaari sono arrivate delle critiche, in special modo dalla Serbia, come ha riferito il capo dell’ufficio stampa del governo Miroslav Mihajilovic: “La Serbia spera che il Nobel non gli si stato assegnato per la sua opera di mediazione nel Kosovo, laddove – secondo l’opinione serba – egli ha aiutato una secessione illegittima, aumentando le tensioni nei Balcani e i pericoli per la pace”.

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