30 luglio 2003, il Maggiolino chiude la sua epoca

di Redazione

Accadde Oggi. Sono circa 22 milioni i Maggiolini che la Volkswagen ha messo su strada nei suoi circa settanta anni di vita.

L’autovettura fu fortemente voluta da Adolf Hitler, che in uno dei suoi momenti di ideologia socialista spinta, espresse il desiderio di poter far diventare l’automobile un privilegio che non fosse solo delle classi privilegiate. Chiamò Ferdinand Porche, quello che lui riteneva uno dei più grandi ingegneri viventi, e gli ordinò il prototipo di questa autovettura ideale, la Volkswagen (“l’auto del popolo”). Siamo nel 1934 ed il tutto avviene all’inaugurazione del Salone dell’Auto di Berlino. Ci vogliono circa tre anni ed i primi tre prototipi dell’autovettura sono pronti. Si decide anche di dare vita al primo stabilimento che nasce in Bassa Sassonia, a Wolfsburg. Nel 1939 viene posta la prima pietra e nasce il primo Maggiolino o per meglio dire la KDF Wagen o come la vorrà nominare proprio Hitler “l’auto della forza attraverso la gioia”, una denominazione che troverà sempre contrario Porche. Ma il Reich volle così e così fu. L’auto avrà uno dei collaudi più duri della storia dell’automobilismo, visto che da subito se ne costruiranno versioni militari, capaci di resistere al freddo della Russia e al caldo estremo dell’Africa, diventando l’auto più esportata nel mondo in guerra. Se ne sperimenteranno anche delle forme particolari, tra cui la Kubelwagen, a forma di secchio, e la Shwinnervagen, una sorta di auto anfibia, capace di andare in acqua a 10 chilometri l’ora. La fabbrica sarà praticamente rasa al suolo dai bombardamenti alleati, ma saranno proprio gli inglesi a capire che bisognava continuare.

Nel 1948 dallo stabilimento escono ben 19mila auto, l’anno successivo saranno 46mila. Nel 1953 la fabbrica tedesca si espande in america del sud, nasce la “Volkswagen do Brasil” ma subito dopo vede la luce la Volkswagen d’America e quella del Messico. Nel 1965 vede la vita la milionesima macchina, in vendita anche le formule decappottabili, con vernice metallizzata e con i mitici cerchioni bianchi e neri ed il coppone con stampata la “W”. Nel solo 1963 in Italia se ne acquistano 42 mila esemplari. L’auto diventa anche un mito grazie a “Dudù”, il Maggiolino del Disney che invade gli schermi di tutto il mondo.

Il 30 luglio del 2003 l’ultimo Maggiolino esce dalla fabbrica di Città del Messico. Un mito chiude la sua pagina con la storia, ma tantissimi restano gli esemplari in circolazione sulle strade di tutto il mondo.

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