Gdf sequestra immobili per bancarotta

di Redazione

Guardia di FinanzaSANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta). Oggi è stata data esecuzione ad alcune misure cautelari restrittive della libertà personale disposte.

Tali operazioni sono state effettuate su conforme richiesta dell’ufficio della Procura della Repubblica, dal G.LP. presso il Tribunale di S. Maria Capua Vetere nell’ambito di un procedimento penale avente ad oggetto plurimi fatti di bancarotta fraudolenta patrimoniale commessi da amministratori e sindaci di una nota società a responsabilità limitata -la Nova s.r.l. -dedita alla fabbricazione e distribuzione di materiale serico, dichiarata fallita dal Tribunale di S. Maria Capua Vetere, su ricorso di tale Ufficio. Le indagini sono state condotte, sotto la direzione di questa Procura, dalla Sezione di p.g. -Aliquota G.d.F. -e dal Nucleo di P.T. di Caserta. I fatti di bancarotta sono consistiti, essenzialmente, nella vendita, prima del fallimento e durante lo stato di decozione della società, ad un prezzo di molto inferiore al valore di mercato, di due storici edifici del gruppo Alois (siti in Briano ed in Sala) in favore di una nota società di costruzioni locale, allo scopo di consentire a tale impresa la realizzazione di un grosso insediamento residenziale nella zona di San Leucio di Caserta. La differenza fra il prezzo dell’immobile alienato ed il valore effettivo dello stesso è stata stimata in almeno tre milioni di euro che, di riflesso, costituisce una parte del pregiudizio patrimoniale subito dai creditori del fallimento. E’ stata altresì accertata la distrazione di impianti industriali dalla società fallita in favore di altra società, appositamente costituita dagli stessi amministratori di Nova srl, mediante il trasporto e la installazione senza corrispettivo presso la sede della società neo costituita (la CTM s.r.l.) di gran parte delle attrezzature necessarie alla produzione serica di Nova srl. Sono stati, inoltre, accertati gravi atti di bancarotta preferenziale commessi dagli amministratori di Nova srl in accordo con l’amministratore di altro setificio locale, nonché con Tecnotex srl, con cui l’amministratore della Nova srl aveva stipulato alcuni accordi transattivi, riducendo notevolmente le attività della società e facendola rapidamente avviare alla decozione, sfociata nella dichiarazione di fallimento. L’intera operazione è stata ammantata di regolarità formale mediante una sottile strategia aziendale (ispirata da un commercialista napoletano, destinatario di misura coercitiva personale) consistita nella fittizia collocazione della sede sociale in Sondrio, ove è ubicato uno studio commercialistico incaricato di redigere una falsa perizia mediante la quale è stato sottostimato il complesso aziendale della società nella prospettiva, sopra indicata, della sua vendita a prezzo notevolmente ridotto rispetto al valore reale. Tutte le operazioni di bancarotta sono state realizzate grazie anche alla complicità del collegio sindacale, i cui componenti sono tutti destinatari di misure cautelari personali non custodiali. Per alcuni degli indagati, ultrasettantenni, si è ritenuto di non richiedere alcuna misura cautelare. Va sottolineato che, su conforme richiesta di questa Procura, è stato disposto il sequestro preventivo degli immobili di proprietà della società dichiarata fallita, di notevole valore storico e commerciale, siti in località Sala e Briano di Caserta in un’ area di notevole pregio urbanistico.

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