Crisi, tutti vogliono il “terzo assessore”

di Nicola Rosselli

Mimmo CiaramellaAVERSA. Si serrano i ranghi all’interno della coalizione di centrodestra con i partiti che rimangono tutti sulle proprie posizioni, rendendo difficilissimo, se non impossibile, il reintegro dell’esecutivo guidato dal sindaco azzurro Mimmo Ciaramella.

Uno spettacolo brutto quello che stanno offrendo le forze politiche della Casa delle Libertà a meno di nove mesi dalla chiusura delle urne, quando la coalizione ciaramelliana raccolse poco meno del 70%. Ma da allora l’esecutivo non è mai decollato effettivamente, con una guerra interna iniziata da Forza Italia (per evidenti spaccature interne causate anche dalla gestione del potere in seno al Consorzio GeoEco) ed accentuata, poi, dai continui cambi di casacca anche all’interno degli stessi partiti di maggioranza. Scambi che hanno inasprito non poco gli animi, soprattutto tra l’Udc e Alleanza Nazionale, a causa dell’acquisto di quest’ultima di due consiglieri, di cui uno eletto nelle fila del partito di Casini. Ieri sera, penultimo appuntamento, quello che doveva essere dedicato all’organigramma della nuova giunta, per poi concludere questa sera con l’indicazione dei nominativi dei nuovi assessori. Ma la discussione è andata per le lunghe giungendo, praticamente, a fare le classiche “ore piccole”. Alla vigilia il sindaco aveva riaffermato di non voler assolutamente rinunziare al proprio assessore, Rino Rotunno, e alla contestuale delega alle opere pubbliche. Da parte loro gli altri partiti erano tutti sulle stesse posizioni di prima degli incontri voluti da Ciaramella, anche se tutti (ad eccezione del Nuovo Psi) si erano detti pronti a rispettare quanto stabilito in documenti sottoscritti nello scorso mese di giugno. In particolare, Fi chiedeva non solo i due assessori ed il presidente del consiglio, ma anche un terzo assessore. Alleanza Nazionale, alla luce dei nuovi “arrivi” che l’avevano portata a cinque consiglieri, chiedeva un terzo assessore. Un assessore chiedeva anche il Nuovo Psi avendo “acquistato” un consigliere dall’opposizione. A questo punto, anche il Gruppo delle Libertà, numericamente uguale ad Alleanza Nazionale, chiedeva un terzo assessore. Insomma, la matematica era divenuta sempre più un’opinione e la quadratura del cerchio sembrava essere ancora più lontana. Circostanza che ieri sera si è rivelata in tutta la sua gravità con un prolungarsi smisurato di una riunione che doveva terminare, a detta di molti addetti ai lavori, in tempi brevi. Rimane sullo sfondo l’ennesimo appello di Ciaramella. “Ci sono – avverte il sindaco – decisioni importanti da prendere in materia di rifiuti: la delibera per l’avvio della raccolta differenziata spinta e l’approvazione del bilancio per consentire il nuovo contratto con la GeoEco. Il tutto va fatto in tempi brevissimi. Io sono senza giunti i partiti della coalizione che hanno voluto questo si facciano carico nei confronti dei cittadini aversani in questo momento particolarissimo e critico per la nostra città, Infine, se mi vogliono costringere alle dimissioni lo facessero entro martedì così si potrà votare il 13 e 14 aprile”.

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