Bassolino, respinta la mozione di sfiducia

di Redazione

Antonio BassolinoNAPOLI. Non passa la mozione di sfiducia presentata dal centrodestra nei confronti del governatore Antonio Bassolino. Il Consiglio regionale, con 49 presenti, ha espresso 29 ‘no’ e 17 ‘si, tre i consiglieri astenuti. Durante la seduta Bassolino è intervenuto per circa 90 minuti.

“Posso lasciare questo posto in qualunque momento – ha detto – ma non possiamo venire meno alla responsabilità con la quale dobbiamo affrontare i prossimi cento giorni di De Gennaro e quelli che verranno”. Bassolino ha poi detto di avvertire “fortemente il mandato di responsabilità che la nostra Costituzione attribuisce alle Regioni e per questo penso che tutti dobbiamo andare avanti garantendo al commissario De Gennaro il massimo appoggio. Credo che questo sia un compito anche del centrodestra che può dare un contributo a risolvere il problema e a sostenere De Gennaro sul territorio”. Secondo il governatore, “in questi cento giorni di commissariamento dobbiamo andare tutti avanti verso l”ordinario, procedendo, se necessario, a trattativa diretta con i migliori sul piano internazionale, così come avvenuto per Alitalia, per affidare il termovalorizzatore di Acerra”.

Tra gli interventi dei consiglieri del centrodestra, durissimo quello del presidente del gruppo del Nuovo Psi, Massimo Grimaldi: “Questo governo non gode più della fiducia dei cittadini. Il presidente Bassolino è il primo responsabile della scandalosa emergenza rifiuti campana. Le sue dimissioni sarebbero un doveroso atto di responsabilità. La mozione di sfiducia arriva in aula quando la situazione di crisi oramai irreversibile che ha investito e che ancora investe la nostra regione, ha prodotto immagini da terzo mondo che cono arrivate perfino oltreoceano. Una situazione tragica perché tragico è governare senza garantire ai cittadini i diritti più elementari, costringendoli addirittura a vivere tra i rifiuti (Unico caso in un Paese cosiddetto civile). Chi ha responsabilità di governo ne deve rendere conto. Anche perché le soluzioni proposte dal super commissario Gianni De Gennaro sono utili per uscire dall”emergenza, ma il dopo risulta ancora incerto e nebuloso. Fra meno di cento giorni, si ritornerà ai poteri ordinari, ossia ancora una volta, a gestire la situazione rifiuti sarà il presidente Bassolino, colui il quale, nei quattro anni in cui ha ricoperto l’incarico di commissario straordinario, ha sperperato fiumi di denaro pubblico, senza risolvere nemmeno in parte il problema e sulle cui scelte indaga la Magistratura”.

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