Colpi di pistola contro l”auto dell”assessore Di Ronza

di Redazione

Giacomo Di RonzaGRICIGNANO. Colpi contro l’auto dell’assessore Giacomo Di Ronza. Sono le 20.20 di giovedì 20, si è appena conclusa l’ultima seduta dell’anno del consiglio comunale.

Sindaco, assessori, consiglieri e cittadini si scambiano gli auguri di buone feste e lasciano il Municipio. Qualcuno va a casa, altri restano in piazza. Di Ronza, in compagnia di amici, si reca, come solito fare, a prendere il caffè. Va al Bar Centrale (“di Ciccio”), all’angolo con via Selicara. Dei colpi rimbombano nella piazza, c’è chi pensa a dei petardi. Ma le battute goliardiche sui giorni di Natale vengono spente dalla notizia che cinque colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi in direzione dell’auto dell’assessore con delega all’ambiente e al bilancio. L’Audi A3, parcheggiata dinanzi al bar-pasticceria Bellofiore, nei pressi della fontana all’angolo con via Sant’Antonio Abate, è stata raggiunta da un solo proiettile che ha frantumato il vetro sul lato guida. Gli altri colpi si sono conficcati negli alberi che circondano la piazza, uno ha raggiunto il raccoglitore per il vetro. Tra i tanti presenti in piazza c’è chi ha visto scappare, in sella ad una moto, due giovani. Il mezzo prendeva la direzione di via Sant’Antonio Abate.

Pochi minuti e l’intera piazza si è animata. Il panico ha invaso i presenti. La paura è arrivata in ritardo: solo dopo aver preso consapevolezza di ciò che era successo. Tutti a commentare sui pericoli sfiorati. Tre anziani che, da quanto si è appreso, leggevano un manifesto sul tabellone a pochissimi metri di distanza dalla vettura potevano essere colpiti dai proiettili vaganti. Un passante poteva trovarsi nella traiettoria di quei colpi esplosi da una mano o non esperta o comunque “poco ferma”. Tra cittadini e amministratori si sono fatte spazio tre volanti della polizia e tre dei carabinieri. Immediati i rilievi da parte della scientifica sul posto e sull’auto, che è stata posta sotto sequestro. Intanto, l’assessore si è recato presso il gruppo Carabinieri di Aversa per essere ascoltato.

Gli investigatori vogliono fare chiarezza sull’accaduto. C’è da verificare se l’attentato è miratoa Di Ronzao se invece potrebbe essere riferito a situazioni altre. In effetti, piazza Municipio è spesso teatro di liti e risse tra extracomunitari, proprio nel punto dove era parcheggiata l’autodel trentenne consulente finanziario. Questa un’altra delle piste da verificare. Ma l’attenzione maggiore è concentrata su possibili ritorsioni personali nei confronti dell’assessore. Non è la prima volta, infatti, che un amministratore è oggetto di atti violenti. Il 9 novembre scorso il vicesindaco Francescantonio Russo fu picchiato davanti alla chiesa di Sant’Andrea Apostolo, a pochi passi dalla piazza. Anche lui era appena uscito dalla casa comunale, aveva partecipato ad una riunione di maggioranza. Russo fu preso per i capelli e tirato fuori dalla sua macchina. Scaraventato a terra fu preso a bastonate da tre persone. Lo stesso si recò dai carabinieri denunciando l’accaduto e indicando l’identità di uno degli aggressori. Ancora vittima di un attentato è stato il sindaco Andrea Lettieri. Il 27 giugno scorso un ordigno esplosivo fu messo davanti al portone della sua abitazione in via Sturzo. Un giovane con un cappello uscì da un’auto, guidata da un complice, e posizionò un pacco contenente una bomba carta. Poi risalì in macchina e scappò. Pochi minuti dopo l’esplosione, che provocò un forte boato e danni al cancello. Le telecamere di sorveglianza dell’abitazione ripresero tutta la scena. I filmati furono prelevati dalla scientifica. Al momento non esiste una “linea rossa” che colleghi i tre episodi. In particolare, per quanto concerne la vicenda del vicesindaco Russo, gli stessi carabinieri hanno più volte evidenziato che si tratta di una ritorsione personale, sembra una richiesta estorsiva non accettata, che non ha niente a che fare, dunque, con il suo ruolo nell’amministrazione. Anche sull’episodio che ha colpito Lettieri l’ipotesi più probabile sarebbe quella legata all’atto di qualche balordo. Dei moventi che potrebbero caratterizzare anche l’ultimo attentato a Di Ronza, fermo restando, come dicevamo, le altre piste che stanno valutando gli inquirenti.

Nessun commento istituzionale è stato fatto dal sindaco, il quale preferisce attendere chiarimenti in merito all’episodio prima di esporsi. “Attendiamo che le forze dell’ordine verifichino cosa sia realmente accaduto”, ha affermato Lettieri che, nel frattempo, si dichiara dispiaciuto dell’accaduto e vicino all’assessore Di Ronza.

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