Urbanistica, l’Udc chiede una rivoluzione nel settore

di Nicola Rosselli

Domenico CiaramellaAVERSA. L’Udc aversana chiede che ci sia un maggiore coordinamento tra le forze della coalizione dove c’è un malessere che “porta a discutere di tutto, ma senza decidere nulla” e denunzia ritardi nel settore dell’urbanistica, dove i recenti “scoperchiamenti di pentola”, vedi Affare Texas, hanno mostrato un mondo alla mercè di pochi addetti ai lavori con una presunta assenza della volontà politica.

Fase critica nella maggioranza di centrodestra al comune di Aversa. I rappresentanti del partito di Pierferdinando Casini non si sono presentati alla riunione interpartitica di ieri e questa mattina il loro segretario cittadino Cesario Liguori ha diffuso un dettagliato e spigoloso comunicato stampa in cui, tra l’altro, si legge: “Le recenti vicende relative alle concessioni edilizie, Texas compresa, impongono ad una classe politica seria e responsabile non solo di essere, ma anche di apparire al di sopra di ogni sospetto. Riteniamo necessaria una revisione dei meccanismi di governo dell’urbanistica della città non solo dal punto di vista della programmazione, ma anche dal punto di vista della gestione. Ciò significa ristrutturazione degli uffici, verifica della loro efficienza, ma anche responsabilizzazione trasparente della politica sulle attività di gestione. Perché non si ripetano più episodi come quelli della Texas, in occasione dei quali tutti gli amministratori hanno affermato di non sapere, Aversa ha bisogno di una commissione edilizia democraticamente eletta dal consiglio comunale, con la presenza di membri designati anche dall’opposizione. A meno che gli amministratori preferiscano continuare a non sapere, per poter affermare anche al prossimo episodio che essi non c’entrano e che la responsabilità è solo del funzionario che ha rilasciato la concessione”. E qui l’affondo è diretto palesemente a Ciaramella che, all’indomani del rilascio della famigerata autorizzazione da parte del proprio dirigente di settore Gennaro Pitocchi, dichiarò di essere a conoscenza della vicenda. “Partendo da queste considerazioni – continua Liguori – l’Udc ritiene ingiustificati i gravi ritardi nei lavori della commissione urbanistica sulla elaborazione degli atti propedeutici alla istituzione della commissione edilizia. Sarebbe tuttavia un errore giudicare la mancata partecipazione all’interpartitico del 5 dicembre da parte dell’Udc come una sterile protesta legata solo a questo argomento”. E qui il discorso passa dal piano politico a quello amministrativo: “A noi infatti sta a cuore l’unità e l’efficienza della coalizione. Nel dare atto al sindaco degli sforzi che sta compiendo in questa direzione, riteniamo tuttavia, a questo punto dell’attività amministrativa, anche alla luce delle modifiche avvenute all’interno dei gruppi di maggioranza, preliminare un vertice politico che individui le numerose problematiche da affrontare nei prossimi mesi che riguardano – conclude l’ex assessore regionale – non solo l’urbanistica, ma anche i temi della sicurezza, della vivibilità, delle attività produttive e commerciali, della riorganizzazione della macchina comunale, della programmazione dei fondi europei, concordando priorità e percorsi condivisi per non correre il rischio di andare avanti con iniziative estemporanee e slegate tra di loro o dettate dall’emergenza del momento e fare in modo che gli interpartitici futuri diventino un concreto momento di trasposizione della programmazione politica in azione amministrativa e non confusi momenti assembleari dove si discute di tutto ma diventa difficile una sintesi”.

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