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Bisogna salvare la Terra dal clima impazzito
VALENCIA. Il meeting delle Nazioni Unite sullambiente conclusosi nei giorni scorsi aValencia, ha evidenziato uno scenario da film di fantascienza.
Ho visto i ghiacciai che si stanno sciogliendo in Antartide e la riduzione del polmone del pianeta rappresentato dalla foresta amazzonica. Non sono delle scene spaventose di qualche film d’effetto, ma sono ancora più terrorizzanti, perché rappresentano la realtà. Non c’è più tempo da perdere e dobbiamo assolutamente agire tutti assieme. Queste le lapidarie dichiarazioni, prive di ogni margine di interpretazione, del segretario generale dellOrganizzazione europea Ban Ki-Moon durante la presentazione del IV Rapporto dell’Ipcc sui cambiamenti climatici. Il riscaldamento globale causato dall’uomo dunque è inequivocabile e i danni possono essere irreversibili. Il documento finale della sessione plenaria dell’Ipcc,, tracciando uno scenario apocalittico, non esprime alcun dubbio sulla necessità di intervenire con la massima urgenza. Le emissioni globali di gas serra sono cresciute del 70% tra il 1970 e il 2004. Un appello condiviso dai ministri dell’Ambiente di diversi stati europei, secondo i quali servono alcune “svolte”: sviluppo e ricerca su fonti energetiche pulite e rinnovabili, trasporti, edilizia, riconversione del sistema agro-forestale per contrastare la deforestazione, educazione ambientale per consumo, sviluppo e cooperazione internazionale realmente sostenibili. Anche il commissario Ue all’ambiente Stavros Dimas, è intervenuto sulle conclusioni dell’Ipcc puntualizzando: Indirizzano un avvertimento severo che ci esorta a ridurre rapidamente le emissioni mondiali di gas ad effetto serra. Per Dimas, il rapporto rappresenta una lettura capitale per chi deve assumere decisioni.
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