Santulli: “L”Udeur resta all”opposizione”

di Raffaele De Biase

Paolo SantulliAVERSA. Lontani da “inciuci” e passaggi improvvisi di coalizione. Questo in estrema sintesi il senso dell’intervento del consigliere comunale dell’Udeur Paolo Santulli, nel corso della seduta consiliare di giovedì pomeriggio.

Non si è fatta attendere, dunque, la sferzante, quanto puntuale replica del rappresentante del Campanile nel civico consesso, all’indomani delle notizie su imminenti passaggi di schieramenti e cambi di casacca da formalizzarsi proprio nel corso del consiglio comunale. “Signor sindaco, signori consiglieri comunali, – ha esordito Santulli – ho il dovere e lo faccio nella sede istituzionale, con atti certi, di puntualizzare alcune questioni che hanno riguardato l’Udeur cittadina in diversi articoli apparsi sulla stampa. Intanto, siamo lusingati del fatto che i Popolari-Udeur riscuotano simpatie e consensi politici, il nostro interesse precipuo è proprio questo. Però ho la necessità di chiarire che la linea politica che abbiamo perseguito e che perseguiamo è legata ad una scelta complessiva che nasce dalla linea nazionale. L’Udeur è al governo del Paese, della Regione Campania, della Provincia di Caserta. Ad Aversa, come chiarito dal nostro programma elettorale, manteniamo una posizione di centro. Pur avendo sperimentato questa formula innovativa, da laboratorio politico, in coerenza con la posizione del partito, ai vari livelli, non cerchiamo ‘inciuci’. Anche se, nell’interesse della collettività, che rimane il nostro unico obiettivo, sosterremo, senza pregiudizi, provvedimenti che condividiamo, proposti dalla maggioranza, come è già avvenuto. Non abbiamo nessuna intenzione di cambiare la nostra posizione. Passare dalla maggioranza all’opposizione può trovare giustificazioni e comprensioni politiche – ha proseguito il consigliere comunale – soprattutto quando ciò è legato alla mancata realizzazione del programma politico annunciato e promosso dal voto dei cittadini, il che potrebbe considerarsi, ai giorni nostri, anche un atto di eroismo, trattandosi di una rinuncia rispetto alla gestione del potere. Altro è, invece, passare dall’opposizione alla maggioranza. Per quanto possano esistere delle eccezioni, ciò è difficilmente giustificabile: l’immaginario collettivo arriverebbe subito alla conclusione di un desiderio di partecipare alla spartizione degli utili politici attraverso, è il caso nostro, il governo della città”. Evidente la stoccata verso quei consiglieri comunali (Di Grazia e Giglio, rispettivamente entrati nel neocostituito gruppo consiliare della Libertà e l’altro nel Nuovo Partito Socialista) che, eletti nelle fila del fu Pda di Giuseppe Stabile, sono poi passati, dopo un breve lasso di tempo vissuto da indipendenti, nelle fila della maggioranza. “Il nostro ruolo, oltre ad essere legato alle responsabilità di aiutare il nostro territorio ad uscire dalle varie emergenze, per poi procedere correttamente alla programmazione e gestione dell’ordinario, deve essere principalmente di riferimento. Un modello morale ed etico, – ha concluso Santulli – indispensabile in una società e soprattutto in una realtà come la nostra. Chi dà buoni esempi non ha bisogno di dare buoni consigli. La nostra deve essere quindi anche un’azione pedagogica che sconfessi certi modelli imperanti di prevaricazione di discriminazione, di invidia sociale e politica, di ladri di verità e di lottizzazione politica, che una volta rappresentava uno scandalo e che oggi è diventata prassi ordinaria. Il nostro principale obiettivo è ritornare alla politica basata sui valori, per cercare di limitare i danni causati dalla politica che si fonda esclusivamente sul potere. Queste sono le nostre logiche ed il nostro viatico politico che ci piacerà dividere e condividere con quanti vorranno onorarci della loro adesione”.

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