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An: “Savoia deve andare a casa”
Riceviamo e pubblichiamoil comunicatocon cui ilcircolo di Alleanza Nazionale di Sant’Arpino attacca duramente l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Savoia.
È sotto gli occhi di tutti che l’elezione dei membri della costituente del Partito Democratico a Sant’Arpino è stato un vero e proprio flop. Un Sindaco uscente che si accinge a ricandidarsi (per meglio dire ad imporre antidemocraticamente la propria ricanditatura) alle imminenti elezioni amministrative del 2008 e che non riesce a superare i mille voti, deve prendere atto che il popolo non è più dalla sua parte e “deve andare a casa”, altro che andare avanti. E ciò è ancora più grave se si considera che si votava una lista bloccata senza possibilità di esprimere preferenze, che erano stati attivati i 13 consiglieri comunali di maggioranza, apparati di partito, amici fedelissimi, amici degli amici e che votavano anche i sedicenni e gli extracomunitari. Se poi si aggiunge che sono circa 15 anni che questo signore, direttamente o indirettamente, governa il nostro paese, allora non si può non dire che si è trattata di una vera e propria “Caporetto” che non trova precedenti nella storia delle elezioni locali da quando è stato approvato il sistema maggioritario per i Comuni come il nostro. Eppure c’è chi dice che l’interessamento del “nostro” Sindaco per le elezioni del Pd nella lista di Sandro De Franciscis è stata la contropartita per ottenere la nomina del minore dei “Fratelli Caponi” a Direttore della Provincia di Caserta (come dire una mano lava l’altra) e che tale nomina è funzionale e necessaria per permettere la approvazione del PUC possibilmente (obbligatoriamente) prima delle prossime amministrative con l’unico evidente scopo di sfruttare questo strumento per vincere le elezioni. Il Sindaco non ha capito, però, che questo modo di fare politica clientelare è oramai superato perché i santarpinesi non si fanno più abbindolare.
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