Cortina dal Veneto al Trentino, vince il “si”

di Antonio Taglialatela

Cortina d'AmpezzoCORTINA D’AMPEZZO. I comuni Cortina d’Ampezzo, Livinallongo e Colle Santa Lucia scelgono di passare dal Veneto al Trentino Alto Adige. Secondo gli exit pool nei tre comuni i “si” hanno superato l’80%.

Soddisfazione da parte dei comitati promotori del referendum, tra cui l’Unione Ladina, e dei sindaci. “Sento il dovere di ringraziare i miei concittadini per aver dimostrato senso civico e rispetto delle istituzioni”, afferma il sindaco di Cortina, Andrea Franceschi. “Vedere che oltre il 70% degli aventi diritto si è recato alle urne – continua il primo cittadino – è per me motivo di grande soddisfazione e dimostra inequivocabilmente il grado di maturità raggiunto dal nostro elettorato. Per quanto riguarda le netta vittoria del ‘sì’ ritengo che vada interpretata in maniera corretta e senza strumentalizzazioni di sorta. Come ho avuto modo di dire più volte, nel segreto dell’urna le motivazioni che potevano spingere le persone a votare in un modo piuttosto che nell’altro sarebbero state diverse: quelle storiche e culturali, ma anche quelle riferibili agli aspetti finanziari, amministrativi, burocratici, quelle del malessere della montagna e non solo”. Ma perché questo interesse a trasferirsi in Trentino? Ufficialmente i motivi sono storici: nel 1923, epoca fascista, i tre comuni oggi al voto finirono dal Sud Tirolo al Veneto. Si vorrebbe quindi riparare ad un torto storico.

Ma è certo che ad attrarre i comuni sono anche i benefici e le agevolazioni della vicina regione a statuto speciale. Non a caso, la Cgia di Mestre, tra le sue ragioni, evidenziata la spesa elevata e troppe tasse. Il Comune di Cortina d’Ampezzo, infatti, registra il 24,6% in più di spesa pro-capite rispetto alla media dei Comuni della provincia Autonoma di Bolzano, mentre le entrate fiscali sono mediamente il 21,6% in più dei confinanti altoatesini. In merito alla spesa, sempre secondo l’associazione di artigiani e piccole imprese, il dato medio pro capite speso dai comuni altoatesini è pari a 2.537 euro contro i 3.162 euro del comune veneto. Il Comune di Cortina, pertanto, spende all’anno 589 euro in più pro capite (pari al 24,6% in più). Per quanto riguarda le entrate, il dato medio pro capite di un residente nell’Alto Adige è di 2.488 euro contro i 3.025 di un cortinese. Mediamente nel comune veneto si paga 537 euro di tasse in più (pari al + 21,6%). Furioso il governatore veneto Galan che negli ultimi due anni ha visto undici comuni della sua regione andarsene: gli otto dell’altopiano di Asiago e i bellunesi Lamon e Sovramonte verso il Trentino-Alto Adige, il veneziano Cinto Caomaggiore verso il Friuli-Venezia Giulia. Se ora andranno via anche Cortina, Livinallongo e Colle Santa Lucia l’elenco salirà a 14, senza contare che a febbraio, nel bellunese, andrà alle urne anche il comune di Sappada. “Tutto rischia di trasformarsi in farsa, senza una legge del Parlamento italiano, il passaggio non verrà ufficializzato e quindi ritenuto valido”, tuona Galan.

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