Antimafia, rescisso il contratto della mensa scolastica

di Redazione

mensa scolasticaAVERSA. Un anno trascorso tra le polemiche per i punti cottura, previsti dal contratto, ma mai aperti. Ed ora la rescissione del contratto, ma per motivi molto più gravi.

La Sires srl, società di ristorazione con sede legale in via Salvo D’Acquisto, si è vista rescindere il contratto che la legava al Comune di Aversa per l’appalto mensa nelle scuole materna ed elementari della città normanna. La decisione è stata presa dagli amministratori aversani dopo l’informativa del prefetto di Caserta Maria Elena Stasi inviata al sindaco Domenico Ciaramella, al dirigente alla Pubblica istruzione Michele Loria ed all’assessore delegato Lucio Farinaro. Il Comune, dopo aver verificato la normativa del prefetto, che richiamava una nota delle forze dell’ordine operanti ad Aversa, che attestava possibili collegamenti di dipendenti della Sires srl con personaggi malavitosi, ha quindi rescisso il contratto d’appalto siglato appena lo scorso anno. La decisione è stata ufficializzata la scorsa settimana, ma è trapelata solo nelle ultime ore. In Comune, intanto, già si sta lavorando per poter rimediare in tempi brevi al problema. La mensa nelle scuole materne ed elementari sarebbe dovuta partire proprio nella giornata di ieri e molte famiglie avevano già provveduto a pagare la somma spettante per permettere ai propri figli di utilizzare il servizio di refezione presso i singoli istituti. L’appalto alla Sires era stato al centro delle polemiche anche nei mesi scorsi a causa della mancata apertura, da parte della società, dei punti cottura, così come previsto dal contratto siglato col Comune di Aversa, in tre istituti aversani. Apertura che non c’è mai stata a causa della mancanza dei necessari certificati da parte dell’Asl Ce2. Alla Sires srl il certificato antimafia era stato rilasciato lo scorso anno dalla Prefettura di Caserta, tant’è vero che la società poté partecipare alla gara per l’appalto del servizio mensa. Una nuova informativa del prefetto (una sorta di nota integrativa basate su indicazione delle forze dell’ordine) ha però spinto il Comune a prendere la decisione di rescindere il contratto. La società intanto ha presentato ricorso al Tar Napoli, basandosi anche sul fatto che gli altri 21 Comuni per i quali la Sires lavora hanno deciso di non rescindere il contratto.

da “La Gazzetta di Caserta”, mercoledì 03.10.07 (di Giuseppe Perrotta)

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