Capasso: adesione alla SIC 1, operazione clientelare senza testa né coda

di Redazione

Ernesto CapassoSANT’ARPINO. “Continua l’onda lunga della politica fatta di clientele ed incarichi dati senza alcun criterio professionale e logico, ma solo perché si fa parte dello staff dei servizi segreti guidati dallo zar Savoia”. L’ ex vicesindaco di Sant’Arpino, ed attuale componente del gruppo “Uniti per l’Alternativa”, Ernesto Capasso, vede questa logica “nell’adesione da parte del Comune di Sant’Arpino alla SIC 1 srl, società a totale capitale pubblico costituita dal Comune di Chiaravalle e da altri comuni viciniori in Provincia di Ancona.

Non capisco sinceramente i motivi che hanno portato la giunta Savoia ad aderire a tale iniziativa e lo dico perché ho la certezza di trovarmi dinanzi all’ennesima scelta priva di qualsiasi logica economico e gestionale. Non comprendo il tutto in quanto la gestione dei servizi informatici era già stata affidata alla tanto criticata, da parte del gruppo “Uniti per l’Alternativa”, Multiservices “Eco Atellana srl” del Comune di Sant’Arpino che ancora una volta dimostra la sua inutilità, visto che non gli viene né confermato né revocato l’affidamento di tali compiti. La scelta di aderire ad un progetto messo su in provincia di Ancona mi lascia stupefatto anche perché si sceglie di non puntare sulle risorse umane e sulle potenzialità locali, ma altro non si fa che appoggiarsi a quanto pensato e voluto da altre parti d’Italia. In realtà siamo di fronte ad un’operazione estiva ed estemporanea che non avrà alcun tipo di beneficio per la collettività che non vedrà migliorare certamente la qualità dei servizi offerti. Un’iniziativa chiaramente pre elettorale impregnata di clientelismo che porterà allo sfruttamento di qualche giovane per qualche mese, che pagato 4 centesimi sarà poi abbandonato al proprio destino una volta passate le elezioni della prossima primavera. Se si voleva fare una cosa realmente seria e destinata a durare nel tempo era necessario prima effettuare uno studio sulle reali necessità in materia di informatizzazione e servizi on line del nostro centro, poi dare corpo ad un progetto organico capace di gettare le basi per far sì che nel prossimo futuro Sant’Arpino fosse all’avanguardia anche in questo campo. E non sto parlando di un libro dei sogni, bensì, di un piano di azione realmente fattibile considerate le enormi professionalità, tante delle quali dei GIOVANI, presenti nella nostra comunità che senza ombra di dubbio se adeguatamente coinvolti avrebbero dato delle risposte sia in termini di qualità che di efficienza del servizio, sia di economia dello stesso che per le casse del comune. Si sarebbe dovuto procedere coinvolgendo il territorio ed i giovani, magari anche attraverso il Forum della Gioventù. In altre parole sarebbe stato necessario dar corso ad un’iniziativa aperta, chiara, trasparente e non solamente decidere il tutto in fretta ed in furia nelle solite quattro stanze del Comune- Bunker, come purtroppo avviene da quando si è insediata la giunta Savoia.Un esecutivo quest’ultimo che lancia progetti effimeri su progetti effimeri, destinati a durare molto poco. Al sindaco ed ai suoi assessori consiglierei di trovarsi qualche bravo assicuratore per tutelarsi nei confronti della cittadinanza di Sant’Arpino, la quale a breve chiederà un forte indennizzo per i danni economici causati dagli sprechi provocati da queste illogiche iniziative. A tal proposito sono convinto che all’interno della giunta bunker vi è un ottimo, indiscutibile e DISINTERESSATO professionista del settore che sicuramente darà degli ottimi suggerimenti al fine di tutelare………… l’intero esecutivo”.

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