Afghanistan, liberati con un blitz i due militari: sono feriti

di Antonio Taglialatela

Durante la liberazione sono rimasti feriti, uno è graveAFGHANISTAN. Liberi in due militari italiani rapiti sabato scorso in Afghanistan. Lo riferisce lo Stato Maggiore della Difesa. All’alba di stamani, le forze dell’Isaf hanno effettuato un blitz nella provincia di Farah, dove si trovavano i due italiani che, durante la loro liberazione, sono rimasti feriti e trasportati in un ospedale.

Uno è in condizioni gravi. Le famiglie sono state informate dell’avvenuta liberazione. Il ministero degli Esteri continua a non rivelare i loro nomi. “Il blitz che ha portato alla liberazione dei due militari italiani è stata un’operazione che si è svolta all’interno dell’Isaf (la forza della Nato in Afghanistan), sotto responsabilità di Isaf, e che ha visto il contingente italiano in prima linea”. Lo ha detto, nel corso del Tg1, il ministro della Difesa, Arturo Parisi, che ha sottolineato anche la collaborazione dei militari inglesi. Su chi fosse l’autore del sequestro, Parisi ritiene che si trattasse di un “gruppo autonomo”, anche se occorrerà verificare. Le forze speciali, attraverso delle loro fonti locali, sono riuscite a localizzare la prigione e, dopo alcune ricognizioni compiute con aerei Predator, sono giunte sul posto e hanno fatto irruzione. C’è stato uno scontro a fuoco, durante il quale sono stati uccisi tutti i rapitori, 8-9 persone.

Le tracce dei due militari si erano perse ieri sera, durante un normale pattugliamento nell’Afghanistan Occidentale, nella zona di Shindand (sul confine tra le province di Farah e Herat), come aveva riferito il ministero degli Esteri.Un inviato della tv araba Al Jazeera ieri ha ritenuto che i due non fossero militari, bensì agenti dei servizi segreti italiani, e ciò spiegherebbe il massimo riserbo che ruota attorno ai loro nomi ed il fatto che viaggiassero da soli, in compagnia di autista e interprete (rientrati in serata, saranno interrogati nelle prossime ore), mentre i militari si muovono in pattuglie numerose. Una fonte della polizia locale dell’agenzia di stampa afgana Pajhwok, aveva rivelato che i due italiani erano stati rapiti dal mullah Akhtar Muhammad nei pressi del check point di Khoja Hesah, sulla strada tra Zer Koh e Azizabad. Akhtar Muhammad avrebbe poi consegnato gli ostaggi al comandante talebano Maulvi Abdul Hamid Ishaqzai, che li ha portati nel distretto di Andara della provincia di Farah, a sud di Shindand. L’agenzia ha scritto anche che i due avrebbero visitato più volte in passato l’area di Azizabad.

Lo scorso marzo sempre in Afghanistan, nella provincia meridionale di Helmand, fu sequestrato dai Talebani l’inviato di Repubblica, Daniele Mastrogiacomo, poi rilasciato in cambio della liberazione di cinque capi guerriglieri detenuti. I suoi due accompagnatori locali, rapiti insieme a lui, furono invece trucidati come “spie” dai rapitori. Ricordiamo, inoltre, i 23 coreani (due uccisi, il resto liberati), due tedeschi e cinque afgani rapiti a luglio dai talebani.

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