Rogo in campo rom a Livorno, morti 4 bambini

di Redazione

Non si esclude la pista dell'atto di razzismoLIVORNO. Quattro bambini tra i 4 e i 10 anni sono morti in un incendio scoppiato intorno all’1 della scorsa notte in una baracca nei pressi di un campo rom a Livorno.

Ai Vigili del fuoco è arrivata una chiamata per un incendio di sterpaglie, ma quando sono arrivati sul posto hanno trovato la baracca di legno e lamiere completamente avvolta dalle fiamme. Una volta spento l’incendio l’agghiacciante scoperta: il ritrovamento di quattro corpicini carbonizzati. I piccoli erano di nazionalità rumena: Eva, 10 anni, Danchiu, 8 anni, Lenuca, 6 anni e Nengi di 4. Tre di loro erano fratellini, mentre un quarto era un lontano parente. La baracca di dieci metri era stata costruita sotto un cavalcavia lungo Pian di Rota, alla periferia industriale di Livorno, vicino alla raffineria di Stagno. Un incidente o un atto di razzismo.

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Per il momento gli investigatori vagliano entrambe le piste. Le indagini sono affidate alla questura livornese e coordinate dal dirigente responsabile della sezione anticrimine della polizia Paolo Rossi. Il sostituto procuratore Antonio Giaconi sta ancora ascoltando, nella questura della cittadina toscana, i genitori dei bambini e gli abitanti del campo rom. Sembra che dalle dichiarazioni siano emerse alcune discrepanze circa l’episodio. Le fiamme potrebbero essersi sprigionate dall’interno stesso della baracca che non aveva luce e gas: all’interno c’erano lumini e si cucinava a fuoco vivo. I bambini, in quel momento soli, potrebbero essere stati colti nel sonno dall’incendio. Poi, come dicevamo, c’è la pista del razzismo. Secondo notizie dell’ultim’ora ci sarebbero due fermi. Non si conoscono ancora l’identità dei fermati e le accuse a loro carico.

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