Basta parlare di politica, bisogna agire

di Redazione

l'Aula del SenatoBasta con le frasi fatte, basta con il solito politichese, qui c’è bisogno di “fare” non di parlare. Dal consigliere comunale eletto con cinquanta voti in un paesino sperduto tra le montagne al politicante “romano” ormai è tutto un susseguirsi di frasi fatte…

…che al confronto le idiozie (sempre le stesse) pronunciate ogni settimana da allenatori e calciatori sembrano “profonde massime filosofiche”. Sempre gli stessi logori argomenti, sempre le stesse diatribe.

Ormai i nostri governanti si occupano solo di mandarsi a fare in c… l’uno con l’altro. La destra che un giorno sì e l’altro pure annuncia la fine del Governo Prodi, il Governo Prodi che un giorno sì e l’altro pure dà degli ottimi argomenti a Berlusconi per farsi sputtanare in televisione, il Centro che non ne centra una…

C’è chi spara cazzate enormi, spesso travalicando il confine tra la libertà d’espressione ed il Codice Penale, sapendo che l’immunità parlamentare copre totalmente i loro deretani. Ci sono gli alleati che attaccano gli alleati e gli oppositori che si fanno opposizione da soli. Gente che ha il coraggio di chiedere fondi per “aiutare le famiglie dei poveri parlamentari soli, a ricongiungersi con i loro beneamati”, sempre se non sono già impegnati in feste e festini e ci sono personaggi che hanno talmente la faccia di bronzo da avanzare richieste di finanziamento pubblico dei partiti pur sapendo che per la popolazione questo appare come un incredibile e insopportabile affronto. Quando, poi, sono costretti a parlare dei problemi della gente, snocciolano le solite pallose litanie: le pensioni bla… bla… bla…, la disoccupazione bla… bla… bla…, l’inflazione bla… bla… bla…, la sicurezza bla… bla… bla… ecc.

Non esiste una proposta concreta fatta da un singolo parlamentare. Ogni proposta di legge è firmata da un intero stuolo di simpaticoni. Il motto è: se proprio dobbiamo sbagliare è meglio che lo facciamo in buona compagnia. Quei pochi che hanno il coraggio di presentare proposte a firma unica, sono, di solito, quelli che le segreterie di partito utilizza solo come “pianisti” in sostituzione dei leader impegnati in “giri d’Italia”, “eruzioni vulcaniche”, “nascondarelli” e “sit-in” per opporsi alla costruzione di questo o quel manufatto. Che abbiamo fatto per meritarci questo. Dove sono i parlamentari della Costituente? Dove sono gli eredi di: De Gasperi, Pertini, Terracini, Taviani, Parri, Einaudi ecc.

La politica è cosa troppo seria per vederla ridotta in questo stato pietoso. Sia la destra sia la sinistra hanno completamente perso il senso della realtà. I nostri capoccioni non riescono più a capire che (vedi i milioni di persone che per disgusto non vanno più a votare) quelli che ancora hanno lo stomaco di votarli lo fa per rispetto prima di tutto di se stessi, poi, della democrazia riconquistata a suon di milioni di morti ed infine per riconoscenza verso quelli che hanno lottato e sputato sangue per riconsegnarcela. Il voto non è più l’espressione di fiducia personale nei confronti di un candidato. I voti, lo sanno bene anche loro, ormai si danno a Pinco e viene eletto Pallino.

E’ una presa per i fondelli. L’unica cosa da fare è protestare. Protestare in continuazione sperando che l’eco delle proteste arrivi a scuotere le coscienze di questi oligarchi. Anche se, a pensarci bene, sono talmente appiccicati alle loro poltrone che per scuoterli non basterebbe una scossa del nono grado della Scala Richter.

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