Incarichi a Pellegrino e Di Caprio, Griffo insorge

di Antonio Taglialatela

Michele GriffoTRENTOLA DUCENTA. “Come volevasi dimostrare la lista Arcobaleno non avrebbe mai rappresentato gli interessi dei cittadini. Guarda caso, finora gli unici atti prodotti sono quelli di accontentare parenti di consiglieri comunali, vedi incarichi legali”.

Va giù duro il consigliere di opposizione Michele Griffo sulla vicenda degli incarichi presso il Comune di Trentola Ducenta. Nel mirino dell’ex sindaco, in particolare, la nomina dell’avvocato Giuseppe Pellegrino, dirigente cittadino dell’Italia dei Valori, e di Francesco Di Caprio, secondo non eletto della lista Arcobaleno, nel nucleo di valutazione. “Non contesto il nucleo di valutazione, che è un organo necessario, ma il fatto che sia stato nominato Pellegrino”, afferma Griffo, che continua: “Siamo convinti che Pellegrino non potrà mai interessarsi dei problemi dei cittadini, ma dei suoi. Non dimentichiamo che lui era amministratore di condominio di alcune società collegate alla lista Arcobaleno, oggi ce lo ritroviamo responsabile degli interessi che le stesse società potrebbero avere al Comune. E’ grave, se risulta a verità, un’affermazione dello stesso Pellegrino, il quale avrebbe Giuseppe Pellegrinodetto che quella nomina gli toccava. La verità, comunque, è che lui voleva essere nominato al posto di Marciano, poi dopo le nostre polemiche lo hanno dovuto accontentare in altro modo. Per non parlare di Di Caprio, non eletto e accontentato”. Griffo poi analizza: “Mi sorprende che vanno a ricoprire ruoli persone ricollegabili alla sinistra, pur essendoci nell’Arcobaleno elementi di destra. Forse gli amici del centrodestra, che prima delle elezioni erano vicini alle mie posizioni, non possono rivendicare niente perché già accontentati per altre cose”. L’esponente di Forza Italia conclude con un monito all’assessore Pina Pirozzi: “Si parla di contenimento delle spese, ma queste stanno aumentando. Invito l’assessore Pirozzi, che è un legale e che personalmente stimo, a verificare la delibera numero 5 dove viene impegnata la somma di 1000 euro per un incarico legale a fronte di una richiesta di risarcimento danni pari a 997 euro. Una cosa assurda”.

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