Elezioni, la Federconsumatori vuole vederci chiaro

di Redazione

FederconsumatoriAVERSA. Il responsabile della Federconsumatori, Stefano Marotta, si dichiara perplesso sulle spese sostenute dai candidati in campagna elettorale e critica la decisione di assegnare gli assessorati a coloro che hanno ottenuto maggiori preferenze.

Municipio di Aversa“Prima di nominare la giunta sarebbe opportuno che il sindaco facesse chiarezza. Ma non con le parti componenti la coalizione che lo hanno supportato, bensì con gli elettori che seguono dai media la battaglia quotidiana ingaggiata per le poltrone dai rappresentanti delle 11 liste del centrodestra. Da quando alcuni quotidiani locali hanno riportato le dichiarazioni di un candidato che ha reso noto la somma spesa per la campagna elettorale, settemila e passa euro, gli elettori si sono posti una domanda. Scusate se è poco, ma settemila euro sono più di quattro mesi dello stipendio percepito da un docente alle prime armi e più di un anno della pensione sociale corrisposta a un anziano. Una quisquilia per chi li ha. Però se questa è la somma spesa da un candidato che non è stato eletto sembra logico chiedere non solo quanto abbiano speso quelli eletti ma anche come pensano di recuperare l’investimento. Così in nome della trasparenza, seguendo la linea tracciata da quel candidato che ha fornito i dati economici inserendoli addirittura su un sito internet attivato in occasione della campagna amministrativa, imitando quanto avviene per i politici di interesse nazionale, una parte degli elettori auspicherebbe che si rendesse nota la dichiarazione dei redditi di tutti coloro che andranno ad amministrare la città, anno per anno. Sarebbe un primato unico in Italia. Inoltre, leggere che per l’ammissione in giunta sarebbero state dettate regole che prevederebbero l’ingresso nell’esecutivo solo dei candidati che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze ci obbliga a osservare che scegliere gli assessori contando il numero delle preferenze da la sensazione che l’investimento fatto dagli aspiranti consiglieri fosse mirato proprio a ottenere le credenziali per un posto in giunta. Se così fosse sarebbe opportuno che il criterio venisse annullato. Perché applicandolo si corre il rischio di consentire l’amministrazione della città a politici di primo pelo, privi di un minimo di esperienza e non credo che il sindaco affiderebbe la gestione del suo studio professionale a personale inesperto e magari sfornito di curriculum didattico-formativo specifico. Perché allora affidare a costoro la gestione di Aversa. Certo se i più votati hanno già fatto “gavetta” e mostrato con i fatti di aver acquisito la professionalità necessaria al ruolo da rivestire allora ben venga la nomina ad assessore dei più votati. Ma non se in precedenti esperienze hanno fatto fiasco. In fondo impegnarsi per far guadagnare il maggior numero di consensi possibile alla propria coalizione politica è un fatto normale per chi crede nella causa che sposa. O almeno dovrebbe essere nomale”.

Stefano Marotta
Federconsumatori2006

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