Passi: al via lo screening sugli stili di vita all”Asl ce 2

di Redazione

ASLAVERSA.Un salto da un sistema che misura esclusivamente la quantità e la qualità delle prestazioni sanitarie offerte, a uno che verifichi direttamente i bisogni di salute percepiti dai cittadini. E’ questo il cambiamento culturale che sta alla base di Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia),…

Aversa…il nuovo progetto promosso dal ministero della Salute e coordinato dal Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Istituto superiore di sanità (Iss) per tenere d’occhio le attività di prevenzione sulle maggiori malattie nel nostro Paese. Con una serie di interviste telefoniche, effettuate direttamente dal personale della Asl Ce2 facenti capo al Servizio di epidemiologia del Dipartimento di prevenzione, Passi andrà a cogliere l’evoluzione e gli eventuali cambiamenti nella percezione della salute, degli stili di vita e dei comportamenti a rischio del territorio della Asl normanna. Grazie alle risposte dei cittadini, si avrà così una fotografia aggiornata, capillare e continua degli stili di vita della popolazione adulta tra i 18 e i 69 anni. I temi “sotto sorveglianza” sono: rischio cardiovascolare, screening oncologici, attività fisica, abitudini alimentari, consumo di alcol, fumo, sicurezza stradale, salute mentale, vaccinazione antinfluenzale, vaccinazione per la rosolia e incidenti domestici. La filosofia che anima Passi è in linea con la promozione di un migliore rapporto tra il cittadino e il sistema sanitario, obiettivo, questo, perseguito anche dalle recenti iniziative del ministero della Salute, come il Piano di Prevenzione Attiva che, tra l’altro, prevede il coinvolgimento diretto dei medici di medicina generale per alcune attività legate alla prevenzione. Passi ha già alle spalle due importanti studi pilota, effettuati nel 2005 e nel 2006 dal Cnesps. Molto alto l’interesse destato: al protocollo hanno infatti aderito ben 123 Asl, tra cui la Asl Caserta 2, in rappresentanza di tutte le Regioni, a conferma che si tratta di un’esigenza sentita sul territorio. “Nella nostra Asl l’eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio molto diffuso, in particolare sopra i 50 anni. Secondo i dati dello studio Passi 2005, poco più della metà della popolazione residente, tra i 18 ed i 69 anni, ha problemi di eccesso di peso (45% in sovrappeso e 12% obesi); inoltre, soltanto 1 persona su 5, in sovrappeso, riferisce di praticare attività fisica o di fare una dieta. Non solo: il 37% degli intervistati si è dichiarato fumatore (contro il 26% del resto d’Italia) e questo valore sale molto tra gli uomini (48%). E’ urgente, pertanto, realizzare, a livello locale, gli interventi raccomandati per ridurre la diffusione di sovrappeso e obesità e per la lotta all’abitudine al fumo” dichiara Angela Ruggiero, direttore generale della Asl Caserta 2. “Sul versante degli interventi preventivi di provata efficacia – continua il direttore generale – ancora poco diffuso risulta il ricorso alle pratiche di prevenzione secondaria (screening) dove soltanto una donna su cinque (19%), tra i 50 ed i 69 anni, esegue la mammografia ed una donna su due (42%), tra i 25 ed i 64 anni, esegue il pap test, secondo le frequenze consigliate (1 mammografia ogni due anni ed 1 pap test ogni tre anni). Scarsa, infine, è risultata l’attenzione all’utilizzo dei sistemi di sicurezza per la prevenzione dei danni da incidenti stradali, sia per quanto riguarda l’uso delle cinture di sicurezza (il 70% delle persone intervistate dichiara l’uso continuo della cintura anteriore mentre la cintura sui sedili posteriori viene utilizzata solo dal 7%) ma soprattutto riguardo l’uso del casco: dichiara di usare il casco regolarmente, il 30% delle persone in meno rispetto alla media delle altre Asl in studio (60% contro l’88%) e questi dati sono direttamente relazionabili con l’elevato tasso di mortalità da incidenti della strada registrato, negli ultimi anni, sia in Campania che nella nostra Asl, tra i valori più alti in Italia”.

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