Flash mob per nozze “trash” Colombo-Rispoli: indagato fratello del sindaco de Magistris

di Redazione

Otto persone sono indagate per i presunti mancati controlli in merito al flash mob che lo scorso 26 marzo fu organizzato in piazza del Plebiscito, nel pieno centro storico di Napoli, come “anteprima” del matrimonio tra il cantante Tony Colombo e Tina Rispoli che si rivelò una sorta di concerto non autorizzato.

Omissione di atti di ufficio, questa l’ipotesi di reato. A finire sotto indagine due ufficiali della Polizia Municipale, il capitano dell’Unità operativa di Chiaia Sabina Pagnano e Giovanni D’Ambrosio, tre agenti in servizio quella sera, la segretaria particolare del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, nonché presidente della commissione pubblico spettacolo del Comune, Sarah Terracciano, Mafalda Fasanella, membro della segreteria del sindaco e dell’ufficio cinema, e Claudio de Magistris, fratello del primo cittadino. L’ipotesi al vaglio è quella che sarebbero state violate le norme relative alle autorizzazioni per lo svolgimento di spettacoli in pubblico.

“In questa vicenda surreale sono estraneo e danneggiato”. Così il sindaco Luigi de Magistris commenta l’indagine della Procura sulle discusse nozze tra il neomelodico di origini siciliane e la vedova del boss Gaetano Marino. “Sono convinto – prosegue il primo cittadino – che gli indagati evidenzieranno la correttezza del loro operato a dimostrazione della trasparenza e della legalità con cui il Comune ha sempre lavorato in questi otto anni. Non parlerò più di Colombo e dintorni per non dare risalto mediatico a chi intende buttare fango anche sulla mia persona, come questa squallida storia ha già dimostrato”.

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