Carinaro, opposizione: “Affinito e co. si pappano tutto lo stipendio, altro che riduzione indennità”

di Redazione

Carinaro – “La lista ‘Carinaro Rinasce’, dopo aver propagandato, per tutta la campagna elettorale che si sarebbero ridotte le indennità di carica. Ebbene, la montagna ha partorito il topolino. Infatti, l’amministrazione Affinito risulta essere la più cara di sempre”. Facendo “due conti”, l’opposizione di “Carinaro nel Cuore”, guidata da Annamaria Dell’Aprovitola, fa un confronto con la sua precedente amministrazione e quella in carica del sindaco Nicola Affinito per quanto riguarda gli “stipendi” che ricevono il primo cittadino e i suoi assessori.

La Giunta Affinito costa 19mila euro in più all’anno – “In un mese – spiegano dalla minoranza – costa alle casse comunali 6438,09 euro; mentre, in confronto, la prima giunta Dell’Aprovitola gravava sul bilancio per 4831,73 euro.  Per essere più chiari, in un anno la giunta Affinito costerà ai carinaresi oltre 77mila euro, a fronte dei circa 58mila della giunta Dell’Aprovitola. In pratica, quella di Affinito è la giunta più cara della storia di Carinaro. E’ bene specificare che nella prima giunta Dell’Aprovitola erano presenti assessori che, per legge, avrebbero avuto diritto all’intera indennità, e che invece la percepivano al 50%, vedi ad esempio Giovanni Zampella e Rosa Chiacchio”.

Affinito davvero vuole rinunciare a Tfm? – “A peggiorare le cose – incalzano dall’opposizione – ci sono le pubbliche affermazioni del sindaco Affinito che, a sua giustificazione, asserisce di aver rinunciato al Tfm, il trattamento di fine mandato. Orbene, leggendo la delibera del 20 giugno ultimo scorso, con la quale si determinavano le indennità di carica, non vi è traccia di tale rinuncia. Anzi, si dà atto che ai sensi del decreto ministeriale 119/2000 si sta provvedendo all’accantonamento della finale indennità. Pertanto, chiediamo ad Affinito dove e quando ha rinunciato con atto formale a tale accantonamento. Ci siamo informati: nulla di formale, oltre la richiamata delibera, risulta al protocollo dell’Ente. Oltretutto, per poter aver diritto a questa indennità il mandato elettivo deve avere una durata superiore ai 30 mesi. Ne consegue che, ad oggi, Affinito dice di rinunciare a ciò che, per legge, ancora non gli spetta. L’epiteto è d’obbligo: ‘a buciardo!’. Attendiamo fiduciosi, quindi, il deposito di atti formali che attestano la rinuncia agli accantonamenti del Tfm”.

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