Salvini: “M5S e Pd alleati”. Di Maio reagisce: “Basta, se vuole far cadere governo lo dica”

di Redazione

 I due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini sempre più ai ferri corti. Il leader del M5S, dopo aver rilasciato già in mattinata una lunga intervista a “Uno Mattina”, su Rai Uno, rispondendo duramente alle ultime provocazioni del ministro dell’Interno, il quale ha accusato i cinquestelle di “governare insieme” al Pd, è intervenuto, intorno alle 12.30, con un videomessaggio sul suo profilo social, “sfogandosi” contro il sempre più distante alleato.

Lo scontro è partito sull’elezione di Ursula von der Leyen a presidente della Commissione Ue. “Tradendo il voto degli italiani che volevano il cambiamento – ha detto Salvini – i grillini hanno votato il presidente della nuova Commissione Europea proposto da Merkel e Macron, insieme a Renzi e Berlusconi. Una scelta gravissima, altro che democrazia e trasparenza”. E al Corriere della Sera il leader della Lega ha dichiarato: “Le sorti del governo sono in mano ai cinquestelle. Se dicono altri tre no, ad esempio su questioni quali l’autonomia differenziata, la riforma della giustizia e la manovra, allora cambia tutto”.

Cade il governo? “È una scelta dei 5 Stelle – ha risposto Salvini sul noto quotidiano – le cose o si fanno o non si fanno. Mi auguro che il loro voto a Merkel e Macron non significhi una manovra alla Monti. Il buongiorno si vede dal mattino e io non so se Ursula von der Leyen sta lì che aspetta di fare crescere l’Italia. Gli attacchi e gli insulti del Pd ci stanno, ma qui ogni giorno due o tre esponenti cinquestelle si alzano e attaccano Salvini. Attilio Fontana e poi Siri, Rixi, Molinari, Romeo, per qualcuno sono tutti colpevoli e ladri a prescindere, atteggiamento poco democratico”.

Dura la replica di Di Maio: “Capisco che si attacchi il M5S per fare notizia e coprire le inchieste sui finanziamenti alla Lega, ma questa è una falsità. È un attacco grave che io non posso permettere. Sono stufo, se la Lega vuole far cadere il governo lo dica chiaramente e se ne prenda la responsabilità”. E sull’accusa di alleanza occulta tra M5S e Pd, Di Maio ribatte: “Io col Pd, il partito di Bibbiano, non voglio averci nulla a che fare”. “Ritengo inoltre ingiusto che si minacci una crisi di governo ogni giorno”. “Col Pd – rilancia Di Maio – la Lega ha votato su Radio Radicale, o Radio Soros, e voteranno insieme sulla Tav, voteranno insieme per togliere il tetto di 9 euro all’ora sul salario minimo, sono d’accordo sul fatto che l’acqua non venga resa pubblica. Se la mettiamo così allora abbiamo tante ragioni per dire che sono loro che vanno d’accordo col Pd”.

“Il rischio che sta correndo la Lega è quello di isolare l’Italia. – aveva detto questa mattina Di Maio a Uno Mattina – Noi siamo stati responsabili”, ma adesso “il colmo è che lega vuole anche il commissario europeo, ma se tu ti isoli e poi chiedi di nominare un leghista c’è qualche difficoltà”. Poi ha aggiunto: “La Lega ci accusa di aver votato per von der Leyen. La Lega sta mentendo, c’era un accordo per votarla in cambio del commissario. Poi hanno capito che non riuscivano ad avere il commissario e si sono ritirati. Noi non abbiamo votato per una poltrona”.

Quanto alla tenuta del governo dopo il caso Moscopoli, Di Maio ha ribadito: “Io sono sicuro dell’esecutivo e ritengo ingiusto che ogni giorno si minacci una crisi di governo. Dal mio punto di vista ci sono delle riforme che si devono fare”. Tuttavia sottolinea la necessità che Salvini si presenti in Parlamento a fornire chiarimenti sui rapporti del suo partito con la Russia: “Se avessi il minimo sospetto che la Lega ha preso soldi dalla Russia non starei al governo con loro. Il tema è che se il Parlamento chiede un’audizione è giusto che quella persona vada in Parlamento”.

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