Aversa, ironie sulla campagna elettorale tra petizioni su “tope” e “friarielli”

di Antonio Arduino

Aversa – Lo spuntare di cartelloni, manifesti e liste civiche finalizzate a sostenere non ancora dichiarati candidati sindaco e consiglieri, cariche che sembrano non interessare alcun cittadino aversano, essendo quasi scontate le critiche che, dopo lo scoppio dei tappi di spumante, arriveranno di continuo, per ragioni che gli aversani dovrebbero conoscere, segnando la fine dell’Amministrazione, crea un senso di ilarità tra gli elettori “pensanti”.

Ilarità che viene riassunta in una sorta di lettera aperta diffusa sul web. Ve la proponiamo. “Quanto interesse per la città, ora! Che senso di cittadinanza spiccato, ora! Che senso di appartenenza, ora! Che senso civico, ora! Che interesse per il Bene Comune, ora! Spuntano a iosa gazebo informativi e petizioni in cerca di firme, adesioni, contro topi, blatte, semafori non funzionanti, cornetti alla crema con punte storte, insetti sbiechi sugli acini di caffè, contro macchie scolorite sui leopardi, sulla sostituzione del sostantivo ‘topa’ con ‘roditore madre’. Mmmm! Su quest’ultima petizione sai quante firme si raccoglierebbero! I figli so’ assai! Quando dovevano esserci, non c’erano”.

“Promuoverò anch’io una petizione – conclude la lettera – con oggetto la richiesta di intervento da parte del commissario prefettizio contro il defogliazione dei ‘friarielli’ in costanza di cottura”.

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