Movida ad Aversa, tre locali chiusi per 15 giorni

di Nicola Rosselli

Aversa – Tre noti locali della movida aversana chiusi per quindici giorni. Pugno duro dell’amministrazione comunale per quei locali che si sono visti raggiunti per tre volte da contravvenzioni all’ordinanza sindacale del 2018 relativa alle attività economiche emessa al fine di tutelare la salute pubblica, con la quale si disciplinano gli orari delle attività di somministrazione di alimenti e bevande e la diffusione sonora di musica all’esterno dei locali e nelle pertinenze esterne.

A prevedere la possibilità di chiusura dei locali un’altra ordinanza sindacale, sempre del 2018, che prevede, laddove si accerti la violazione, reiterata per tre volte dell’ordinanza relativa ad orario di chiusura e diffusione musica, l’applicazione della pena accessoria della sospensione delle attività per un periodo non superiore a tre mesi. Ad emettere le tre ordinanze il dirigente del settore Polizia Municipale Stefano Guarino di concerto con il responsabile del settore Affari Generali Giuseppe Nerone. Destinatari tre esercizi commerciali di via Seggio, la strada della movida normanna per antonomasia.

Nei tre provvedimenti si sottolinea come i comportamenti tenuti dai titolari dei locali coinvolti «rappresentano condotte in palese spregio delle ordinanze citate, del decoro e del vivere civile, elementi questi ultimi che occorre tutelare pur contemperando le esigenze dei consumatori e delle imprese, in ordine alle aperture delle attività commerciali, nonché le esigenze dei Comuni al fine di garantire l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini e il quieto vivere». Inoltre, è stato rilevato «che tale fenomeno, non di rado, realizza un grave problema per la sicurezza pubblica, espressione del diritto alla salute psicofisica che deve ritenersi prevalente sugli interessi puramente economici, sia pur di rilievo».

Da sottolineare che la sanzione applicata negli atti, ossia i quindici giorni di chiusura a partire dalla comunicazione dell’ordinanza che la commina, è quella minima prevista. Ovviamente, contro le ordinanze di chiusura è previsto il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale come per tutti gli atti amministrativi, ma, intanto, in caso di non ottemperanza, gli agenti di polizia municipale daranno vita ad esecuzione coattiva procedendo alla chiusura forzata dell’edificio.

Come si ricorderà, l’ordinanza che prevede la chiusura temporanea dei locali in caso di recidiva per almeno tre volte, fu voluta dall’ex sindaco Enrico De Cristofaro che, tra l’altro, è sceso direttamente in strada nelle notti di movida per fare in modo che i gestori dei locali rispettassero le ordinanze per rendere i fine settimana dei giovani aversani e di quanti ad Aversa giungono dai comuni limitrofi più tranquilli.

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