Aversa, il nuovo aulario di Ingegneria cancella la storia della Real Casa dell’Annunziata

di Antonio Arduino

Aversa – Il 5 dicembre sarà inaugurata la struttura affacciata su via Torretta realizzata dall’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” per essere un Aulario destinato agli studenti della Facoltà di Ingegneria. Un edificio costruito utilizzando 5 milioni di euro ottenuti dall’amministrazione comunale dalla Comunità Europea.

Al   di   là   della   cessione, da parte dell’amministrazione dell’epoca, all’allora Sun, oggi “Vanvitelli”, del lauto finanziamento che poteva essere utilizzato per le necessità della città, la realizzazione di quello che da molti viene considerato “ecomostro” fu contestata dall’allora presidente della Commissione Consiliare Controllo e Trasparenza, Salvino Cella, che, a seguito di segnalazioni arrivate dai cittadini su un presunto abuso edilizio effettuato in via Torretta, decise di accedere agli atti che avrebbero autorizzato la realizzazione di uno scempio della storia della città che stava avvenendo nell’indifferenza generale e sotto gli occhi di tutti, qual era la realizzazione, da parte della Sun, di quella struttura in cemento armato che avrebbe occupato una parte del complesso di quella che fu la Real Casa dell’Annunziata. Una struttura storica, datata 1300, che ha ospitato prima i trovatelli, bambini abbandonati depositati nella “ruota” oggi visibile nell’apposito museo, per essere curati delle religiose dell’annesso convento e poi, dal 1857 e fino agli anni ‘80, l’ospedale civile.

Considerando che le forze politiche cittadine si erano “scandalizzate” per quattro toppe d’asfalto messe provvisoriamente lungo via Roma, in attesa dei lavori di rifacimento dell’arteria, a Salvino Cella era sembrato strano il “silenzio assordante” sulla realizzazione di una struttura destinata a cambiare il volto architettonico ed artistico del complesso dell’Annunziata, modificando sostanzialmente, e negativamente, l’aspetto di un gioiello d’arte della città. La richiesta di prendere visione degli atti sollecitò l’allora assessore all’Urbanistica, Ninì Migliaccio, a fare chiarezza attraverso un apposito comunicato. “Apprendiamo di un’indagine del consigliere comunale Salvino Cella su un presunto abuso edilizio che si starebbe effettuando invia Torretta, e per tale motivo avrebbe deciso di accedere agli atti”, scriveva l’allora assessore, dettagliando l’iter burocratico connesso all’opera che era stata autorizzata per l’adeguamento funzionale della Real Casa dell’Annunziata, sede della Facoltà di Ingegneria.

“Il provvedimento in questione – ricordava Migliaccio – è stato assunto nel 2008 con determina dirigenziale 327 sottoscritta dall’architetto Ciro Navarra con la quale si autorizzava la Sun all’esecuzione delle corrispondenti opere per restauro, ristrutturazione ed adeguamento funzionale della Real Casa dell’Annunziata e per i lavori di adeguamento funzionale e ripristino dei locali dell’ex presidenza e laboratorio di idraulica della facoltà di Ingegneria”.  “Trasmessa la determina in Soprintendenza   il 2 dicembre 2008, la stessa Soprintendenza autorizzava l’intervento così come proposto con l’integrazione protocollo numero 34522 del 23/10/2008”, aggiungeva Migliaccio, ricordando che   l’intervento era stato oggetto di un finanziamento di oltre 5 milioni di euro nell’ambito del   programma Più Europa, trovando definitiva approvazione con l’accordo di programma del   20 dicembre 2011.

Dunque, la Sun avrebbe dovuto effettuare lavori di “restauro, ristrutturazione ed adeguamento funzionale della Real Casa dell’Annunziata” e lavori di “adeguamento funzionale e ripristino dei locali dell’ex presidenza e laboratorio di idraulica della facoltà di Ingegneria”. Probabilmente le parole “restauro” e “ristrutturazione ed adeguamento funzionale” della Real Casa dell’Annunziata, nonché quelle in cui si parla di “ripristino dei locali della presidenza e laboratori di idraulica della facoltà”, sono da interpretare se oggi c’è una struttura completamente nuova, avulsa dal contesto storico ed architettonico della Real Casa dell’Annunziata, ed è completamente scomparso il giardino presente da secoli in quell’area. Possibile che la “determina dirigenziale 327 del 2008” autorizzasse la Sun non solo a distruggere la storia della città ma anche a cancellare il giardino? Se così fosse ci si chiede perché non sia stato abbattuto l’intero complesso della Real Casa dell’Annunziata per realizzarne una struttura totalmente nuova, aderente alle esigenze della facoltà?

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