Campania, i lavoratori Apu chiedono proroga e si rivolgono a Di Maio

di Redazione

Gli oltre 2600 lavoratori Apu (Attività di pubblica utilità) della Regione Campania esprimono forte preoccupazione per la certezza di non avere alcun spiraglio nel nostro futuro. A breve i progetti termineranno e, in alcuni casi, sono già terminati. I lavoratori si troveranno senza alcun reddito e in gravissime situazioni finanziarie. Nei progetti Apu sono utilizzati, per venti ore settimanali, lavoratori disoccupati ex percettori di ammortizzatori sociali ed ex percettori di sostegno al reddito. Il ritorno ad una condizione di assoluta assenza di lavoro e di sostegno economico preoccupa i lavoratori e le loro famiglie, soprattutto per la grave crisi che tormenta il territorio in cui vicono. Ma ciò che li allarma è il totale silenzio delle istituzioni regionali.

Lo scorso 2 maggio, nella sala consiliare del Comune di Sant’Arpino, convocati dal sindaco Giuseppe Dell’Aversana, hanno avuto un incontro con 16 sindaci della Provincia di Caserta, i quali hanno elogiato la professionalità dei lavoratori Apu, sostenendo che, senza il loro aiuto, avrebbero avuto serie difficoltà a coprire servizi necessari per cittadini e comunità, dalla manutenzione di strade e scuole, al giardinaggio, dalle attività in uffici e biblioteche comunali, ai lavori in occasione di manifestazioni sportive, culturali e di solidarietà sociale. Nella stessa riunione è emersa l’assoluta emergenza cui devono far fronte gli uffici comunali in carenza di organico; emergenza attualmente risolta dalla presenza degli Apu. Per le ragioni esposte, i sindaci hanno avanzato una richiesta scritta al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, di proroga dei progetti inerenti alle attività di pubblica utilità e di un incontro con lo stesso governatore.

La richiesta è stata formalizzata da ognuna dalle amministrazioni comunali con una delibera di giunta, in cui si sollecitano il presidente De Luca e l’assessore regionale al Lavoro, Sonia Palmieri, “al massimo impegno” per una proroga dei progetti di pubblica utilità. Nelle stesse delibere, trasmesse all’Ufficio di presidenza della Regione Campania, è espressa la richiesta di incontro con De Luca e l’assessore Palmieri. A tutt’oggi non si hanno notizie della convocazione dei sindaci presso la Regione Campania. “Un ritardo ingiustificato”, sbottano i lavoratori, che annunciando: “Considerato l’immobilismo della Regione Campania, abbiamo inteso investire della problematica Apu anche il neo ministro del Lavoro Luigi Di Maio per sollecitare il governo centrale ad intervenire e risolvere quella che tra poco potrebbe essere una vera e propria bomba sociale”. Mercoledì 4 luglio una delegazione di lavoratori Apu ha incontrato Di Maio in visita a Casal di Principe, esponendo al vicepresidente del Consiglio tutta la loro inquietudine per l’assoluta mancanza di prospettive future. Di Maio ha mostrato di conoscere la vicenda, promettendo di seguire e risolvere il problema in tempi strettissimi, attraverso un’apposita unità di crisi e sollecitando il presidente De Luca.

Lunedi 16 luglio, poi, c’è stato un incontro con il sindaco di Limatola, Domenico Parisi, che si è detto pronto ad avanzare una proposta al Ministero del Lavoro per consentire ai Comuni di assumere i lavoratori che stanno svolgendo o hanno appena terminato i progetti Apu. Tutte queste iniziative sono state attuate perché, al momento, la Regione Campania non sembra intenzionata a concedere la proroga per i progetti legati alle attività di pubblica utilità. “Eppure – sostengono i lavoratori – un esempio positivo arriva dalla Regione Calabria, che ha prorogato sino a giugno 2019 i progetti per gli Lpu – Lavoratori di pubblica utilità, analoghi degli Apu. Se lo ha fatto la Regione Calabria, perché non può farlo anche la Regione Campania? Stanchi di vederci sbattute le porte in faccia dalla massima istituzione regionale, chiediamo al ministro Di Maio di attivarsi per una proroga, presso i rispettivi Comuni, dei progetti Apu in corso, appena scaduti o in scadenza”.

Allo stesso tempo rivolgono un appello ai sindaci che hanno partecipato alla riunione del 2 maggio a Sant’Arpino a partecipare al sit-in che gli stessi lavoratori terranno lunedì 30 luglio a Roma, davanti al Ministero del Lavoro, per sollecitare Di Maio ad incontrarli e risolvere la questione. Considerando che i lavoratori Apu non potranno partecipare a nessun altro progetto di politiche attive o formativo, la proroga è l’unica possibilità concreta che hanno per dare speranza alle loro famiglie e provare ad avere una vita dignitosa.

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