Aversa, erbacce e topi nel “giardino” dell’ospedale ‘Moscati’

di Antonio Arduino

Aversa – L’ospedale “Moscati” di Aversa circondato da erba spontanea, erbaccia, alta oltre un metro, presente ovunque all’interno delle aiuole create per abbellire l’area affinché potesse essere di aiuto psicologico ai ricoverati, così come sosteneva il manager Francesco Rotelli che creò un vero e proprio giardino.

Un’area oggi lasciata all’incuria, tant’è che all’interno del verde circolano topi di grosse dimensioni, capaci di saltare nelle finestre dai servizi posti al piano interrato e penetrare persino nella cappella presente all’interno dell’ospedale dove sono stati avvistati sia da operatori che da utenti. Personalmente, non li abbiamo visti ma abbiamo chiesto in giro e qualcuno ha confermato la presenza dei ratti ma questa è solo una delle carenze igieniche presenti al Moscati.

Sicuramente è la più grave che, tra l’altro, stando a quanto affermato degli operatori del nosocomio, sarebbe stata segnalata ai responsabili del presidio sottolineando che dalle erbacce oltre ai ratti sono stati visti uscire anche serpentelli.

Considerando che le erbacce sono presenti intorno a tutta la struttura, interessando persino zone in cui più delle altre dovrebbe essere garantita l’igiene, come il pronto soccorso e il centro emotrasfusionale, e se a questo aggiungiamo la recentissima segnalazione fatta dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali presenti nell’ospedale su un’emergenza igiene interna all’ospedale, dove per garantire la pulizia di 24 fra reparti e servizi attivi nella struttura sono disponibili soltanto 38 operatori che lavorano ciascuno per tre ore e 20 minuti ogni giorno, si può ben comprendere le condizioni di carenza igienica in cui versa l’ospedale.

In tal modo si crea il paradosso che un paziente, anche dopo essere stato curato nel migliore dei modi, potrebbe rischiare, in casi estremi, anche di contrarre qualche infezione all’interno del nosocomio quale conseguenza della scarsa igiene in cui versano gli ambiente e la struttura.

Possibile che il direttore generale dell’Asl Caserta non intervenga a risolvere un’emergenza che è di vecchia data, stando alle dimensioni delle erbacce?

Allarme anche dei sindacati – Allarme igiene che viene lanciato anche dalle organizzazioni sindacali appartenenti alla Rsu del nosocomio che descrivono la grave situazione di pericolo per la salute degli utenti e del personale in una nota trasmessa il 31 maggio al direttore sanitario del Moscati al responsabile della ditta che provvede alla pulizia del presidio e per conoscente al commissario straordinario e al commissario sanitario dell’Asl Caserta.

“La scrivente organizzazione sindacale – si legge – è venuta a conoscenza che, malgrado le varie segnalazioni dei direttori e dei coordinatori di tutte le unità operative il presidio ospedaliero Moscati di Aversa di scarsa pulizia dell’ospedale, a tutt’oggi non si riscontra nessun miglioramento igienico sanitario. Si nota, altresì, che questa condizione si è instaurata da quando si è avuta una riduzione drastica dell’orario e del personale della ditta di pulizia in servizio presso il nosocomio normanno, vedi l’orario giornaliero degli operatori passato a 3 ore e 20 minuti (da 6 ore e 40 minuti ore, ndr) e da 59 a 52 unità e, successivamente, da lunedì 23 maggio a 38 unità. Pertanto si chiede alla Signoria Vostra di intervenire affinché venga ripristinata un’adeguata pulizia, consona al decoro del presidio ed evitare la diffusione di infezioni ospedaliere”. “Tutto ciò anche a tutela della salute degli operatori e dell’utenza”, conclude la nota che è firmata dai rappresentanti di tutte le sigle sindacali presenti nella Rsu dell’ospedale Moscati.

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