Napoli, il Consiglio approva il bilancio dopo 22 ore di dibattito

di Redazione

Il bilancio preventivo 2015 del Comune di Napoli è stato approvato, dopo 22 ore di discussione protrattesi nella notte, dal consiglio comunale. A favore della manovra, 22 consiglieri, in prevalenza delle liste a sostegno della maggioranza, tra cui Idv, anche se al voto non hanno partecipato sostenitori “storici” del sindaco Luigi De Magistris; tre i voti contrari, uno espresso dal consigliere Carmine Attanasio, di recente transitato dai Verdi al Pd, altro partito che non ha partecipato al voto, e due di Ncd; due i consiglieri che si sono astenuti.

La seduta sulla manovra di bilancio è terminata alle 6,30 di questa mattina. Complessivamente, la manovra vale oltre 1,3 miliardi. Tra gli 11 emendamenti alla manovra approvati spicca la proroga fino al 30 settembre 2015 della convenzione con la società sportiva Calcio Napoli, in modo da consentire al Consiglio di discutere della convenzione-ponte per l’affidamento dello stadio San Paolo per la durata della procedura connessa all’ammodernamento dell’impianto. L’emendamento è passato con 27 sì, 9 no e 1 astenuto.

Prima dello scioglimento della seduta, il Consiglio ha approvato a maggioranza una delibera per l’ampliamento della scuola militare Nunziatella attraverso la permuta di un immobile di proprietà statale in via Egiziaca a Pizzofalcone con l’immobile di proprietà comunale Caserma Nino Bixio.

Il sindaco ha ringraziato i consiglieri che sono rimasti in aula pur non essendo della maggioranza: “Non sono stati una stampella, ma hanno dimostrato senso di responsabilità e hanno onorato il loro mandato. Non approvare il bilancio sarebbe stato un atto gravissimo danno per la città”.

Ringraziamenti anche ai componenti dell’opposizione che “hanno svolto il loro ruolo in maniera corretta senza tentare di far cadere il numero legale”, De Magistris, invece, si è scagliato duramente contro gli esponenti di Sinistra in movimento, gli ex arancioni, a cui si era rivolto ma che invece hanno deciso di non partecipare al voto. Poi, lodando l’opposizione che fa in aula Marco Nonno, è partito all’attacco di Gianni Lettieri: “Da Lettieri solo rancore, astio e desiderio di vendetta politica, mai proposte. Scarsamente presente in aula si è limitato a venire per leggere due paginette che gli ha scritto qualcuno”.

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