Inchiesta su camorra e appalti, si dimette il sindaco Magliulo

di Redazione

Villa di Briano – Il sindaco di Villa di Briano, Dionigi Magliulo, rassegna le dimissioni dopo l’operazione che, lo scorso 10 luglio, ha portato all’arresto di sette persone, tra cui il fratello Nicola, funzionario dell’ufficio tecnico dell’Ente, per infiltrazioni del clan dei casalesi, fazione Iovine, nella concessione di appalti nel Comune.

Le dimissioni sono state protocollate sabato mattina, senza rilasciare comunicazioni alla stampa, tant’è che la notizia è trapelata solo oggi. Magliulo ora ha venti giorni di tempo per revocare le dimissioni, pena lo scioglimento del Consiglio comunale.

L’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, vede gli indagati accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, turbativa d’asta, abuso d’ufficio, estorsione, truffa, incendio doloso, corruzione, concussione, peculato, con l’aggravante del metodo mafioso.

Coinvolti anche imprenditori e pubblici amministratori di Villa di Briano. Secondo l’accusa, Nicola Magliulo, fratello del sindaco, avrebbe fornito notizie in anticipo sugli appalti e fatto in modo che i mandati di pagamento venissero subito liquidati. Indagato, in stato di libertà, anche il primo cittadino.

Tra gli appalti contestati quello per la costruzione dello svincolo di Villa di Briano lungo la strada statale Nola – Villa Literno, finanziato dalla Regione con due milioni.

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