Addio a monsignor Nicola Ronza

di Antonio Taglialatela

Gricignano – Si è spento, domenica mattina, nella sua dimora di via Aversa monsignor Nicola Ronza, parroco emerito della parrocchia di Sant’Andrea Apostolo di Gricignano. Aveva 90 anni. Per il sacerdote sembrava una mattinata come tante: aveva celebrato la santa messa e, al ritorno, nella sua abitazione, mentre era seduto, ha improvvisamente perso i sensi, lasciandoci per sempre.

Lo scorso 1 gennaio aveva festeggiato il suo 90esimo compleanno nel salone parrocchiale, alla presenza di autorità e numerosi fedeli. Già lo scorso anno la comunità cattolica celebrò i suoi 65 anni di sacerdozio. Amatissimo a Gricignano, sempre forte nel fisico e nello spirito, don Nicola rappresentava per i fedeli gricignanesi, e non solo, l’immagine della perseveranza e della costanza. Doti rimaste immutate nel tempo, a cui hanno sempre guardato, e guarderanno sempre, con ammirazione anche le giovani generazioni.

Un’opera, quella di monsignor Ronza, costituita anche dallo studio e dalla scrittura, come dimostrano le memorie che aveva redatto nel corso del tempo. Prima di svolgere l’attività pastorale nella sua cittadina natia, monsignor Ronza aveva guidato le parrocchie di Caivano e Salerno. Suo fratello maggiore, il medico Andrea Ronza, scomparso nel 2004, erastato per due volte primo cittadino negli anni ‘50 e si può dire che sia stato uno dei sindaci più amati nella storia di Gricignano. Subentrato nel 1985 a monsignor Pasquale Lanzano, don Nicola aveva notevolmente contribuito al processo di modernizzazione della chiesa di Sant’Andrea, realizzando opere come l’installazione dell’impianto per la suoneria automatica delle campane, l’acquisto di nuovi arredi sacri, il rifacimento della facciata esterna e delle mura interne del luogo sacro e la trasformazione in centro polifunzionale del giardino adiacente l’azione cattolica, divenuto punto di aggregazione per molti cittadini.

Fino ad oggi, nonostante avesse lasciato il possesso canonico dal 2000, intatta era rimasta la riverenza del popolo di Gricignano nei suoi confronti che scaturiva soprattutto dal ricordo dell’innato spessore umano e religioso e della grande signorilità con cui aveva svolto il suo parrocchiato.

A Ronza saranno profondamente devoti i molti giovani a cui egli, come padre spirituale ed apostolo infaticabile, ha insegnato a seguire la strada dell’onestà, della dignità e del lavoro nei periodi della loro infanzia ed adolescenza.

Tra quei giovani vi è anche chi scrive, il quale deve molto a monsignor Nicola e che si riserva queste ultime righe per esprimergli affetto, stima e gratitudine, pregando il Signore affinché lo custodisca. “Per aspera ad astra”, come dicevi sempre, Don Nicola. 

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