Ambiente, Polverino: “Oltre 300 milioni di fondi europei a rischio”

di Redazione

BassolinoAngelo PolverinoNAPOLI. “Paghiamo a caro prezzo la pesante emergenza rifiuti che ci ha colpito. Questo è solo l’inizio delle conseguenze legate alla disastro ambientale targato Bassolino.

… Oltre 300 milioni di euro sono a rischio. Sui fondi europei per l’Ambiente, quelli passati e quelli da erogare fino al 2013, non ci saranno assegnati”. E’ l’esponente del Pdl, Angelo Polverino, a denunciare la decisione del blocco dell’Unione Europea, a seguito dell’infrazione applicata alla Campania per aver causato la calamità dei rifiuti. E’ polemica alla Regione, con il Pdl che accusa Bassolino e la sinistra di essere stati l’origine della decisione presa tempo fa.

“Al danno la beffa. – continua Polverino – Al danno di immagine, a cui è legato anche quello economico, si aggiunge quest’altro, che poteva offrire un’occasione di sviluppo e di rilancio. In bilico vi sono anche i 50 milioni per la differenziata e i fondi per fronteggiare la brucellosi bufalina, che colpisce in modo particolare la Provincia di Caserta. La mancata erogazione dei finanziamenti per gli allevatori finirà per mettere definitivamente in ginocchio il comporto più in crisi dell’economia di Terra di Lavoro”.

Bassolino ha cercato di porre rimedio, chiedendo un intervento diretto di Berlusconi. “Il sostegno del governo centrale non è mancato. – chiosa Polverino – C’è stata un’anticipazione di 260 milioni di euro. In sostanza si è attinto dal capitolo di bilancio per le aree sottosviluppate. E’ una boccata di ossigeno, ma senza l’intervento comunitario siamo messi davvero male”.

Anche i 100 milioni destinati agli impianti di trattamento della questione organica, saranno persi. “La Campania sommersa dai rifiuti – continua il consigliere regionale – è un’immagine che difficilmente rimuoveremo dalla memoria. E’ una catastrofe pari al terremoto. Oggi siamo soddisfatti perché Berlusconi ci ha ripulito le strade. Chi potrà più dimenticare gli scenari dei cumuli di immondizia che arrivavano ai primi piani delle case? Questo non è sfuggito ai media. Qualcuno forse ha dimenticato che le foto scattate nei giorni dell’emergenza hanno fatto il giro del mondo. Le ha scelte per la prima pagina l’autorevole Newsweek. E’ stata una condanna inevitabile. Ci hanno presentato il conto, che paghiamo a caro prezzo. La Campania con i suoi rifiuti è diventato il simbolo più vistoso di una classe politica che fortunatamente si avvia ad un’inesorabile declino. Bassolino pensava che l’infrazione aperta contro l’Italia era diretta a far sì che in Campania i rifiuti potessero essere raccolti e smaltiti senza pericolo per la salute umana e l’ambiente. Non era questa la ragione. L’infrazione continuerà perché è vista come uno stimolo per tutte le amministrazioni, al fine di chiudere definitivamente l’esperienza dell’emergenza rifiuti in Campania”.

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