29 dicembre 1954, chiude Ellis Island

di Redazione

Ellis IslandAccadde Oggi. In 62 anni di vita attraverso le porte di Ellis Island, l’isolotto posto alla foce del fiume Hudson, vera e propria “bocca” di accesso a New York, entreranno negli Stati Uniti almeno due milioni di immigrati, provenienti in gran parte dalla vecchia Europa.

In precedenza un arsenale militare, viene appositamente adattato, proprio per le sue caratteristiche geografiche, in luogo di prima accoglienza delle navi e del loro carico umano, fin dal 1892. Qui gli aspiranti cittadini americani vengono dapprima sottoposti ad una visita medica, in verità molto sommaria. I medici li segnano con della calce bianca e a tornare a casa sono veramente in pochi, circa il 2% si stimerà storicamente. C’è quindi il passaggio nelle sale dei registri e il successivo imbarco sul traghetto che porta tutti in piena Manhattan. Nel 1917 viene introdotto il test sull’analfabetismo e nel 1924 partono le quote di ingresso, in quell’anno all’Italia toccheranno 5.800 accessi, circa un terzo di quelli previsti per gli irlandesi. Durante la seconda guerra mondiale l’isolotto diventa anche luogo di detenzione per giapponesi, italiani e tedeschi. Il 29 novembre del 1954 chiude ufficialmente il suo lavoro di accesso. Dal 1990 ospita il Museo dell’Immigrazione, forse il più grosso contenitore di storie e speranze di quello che non fu solo un popolo, ma un intero mondo che trasmigrava con cultura e cuori, verso la possibilità di mangiare più volte al giorno e quella strana cosa chiamata “libertà”.

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