Casaluce (Caserta) – Nel giorno di Santo Stefano sarà la musica a farsi racconto, memoria e identità. Venerdì 26 dicembre, alle ore 19, il Santuario di Maria Santissima di Casaluce ospiterà il Concerto di Santo Stefano, appuntamento di alto profilo culturale promosso dal Comune di Casaluce e inserito in un progetto finanziato dalla Regione Campania, realizzato in sinergia con i Comuni di Frignano, San Marcellino, Villa di Briano, Casapesenna e San Cipriano d’Aversa. La serata si svolgerà in uno dei luoghi simbolo della comunità casalucese, valorizzato dal suono dell’organo storico napoletano del Settecento, autentica testimonianza di un patrimonio musicale e spirituale che attraversa i secoli.
Il progetto e il contesto – L’iniziativa si inserisce in un percorso condiviso che punta a intrecciare musica, storia e spiritualità, restituendo centralità ai luoghi sacri come spazi di produzione culturale. Il concerto diventa così occasione di valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze, nel segno di una tradizione che affonda le radici nella Napoli del Settecento.
I protagonisti – A dare voce alla serata sarà un ensemble di musicisti di consolidata esperienza: Enzo Ciccarelli al violino I, Annamaria Puggioni al violino II, Luca Grassia alla viola, Marco Pescosolido al violoncello, Michele Del Canto al contrabbasso, Raffaella Di Caprio soprano, con Giuseppe Rigliaco al clavicembalo e alla concertazione.
Il programma musicale – Il percorso sonoro accompagnerà il pubblico in un ideale viaggio nella Napoli del Settecento, crocevia di influenze europee e culla di una tradizione musicale capace di unire sacro e popolare. In apertura la Cantata pastorale per il Natale di Alessandro Scarlatti, pagina emblematica della scuola napoletana, densa di dolcezza e intensità espressiva. Seguirà il Concerto in Re minore BWV 1052 di Johann Sebastian Bach, simbolo della grande tradizione europea e del dialogo culturale tra le capitali della musica. A completare il programma, i canti della tradizione natalizia napoletana, con richiami alle zampogne e alle pastorali, sonorità profondamente legate alla devozione popolare e alla memoria collettiva.
Cultura e identità – Il Concerto di Santo Stefano si propone come molto più di un evento musicale: è il racconto di un’epoca, di una città e di un patrimonio condiviso che continua a parlare al presente. Un’iniziativa che conferma l’impegno dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Luongo, insieme al maestro Giuseppe Rigliaco, nel promuovere la cultura come strumento di coesione, identità e crescita della comunità.

