Cordolo in via Roma, la rabbia della Confesercenti

di Redazione

Maurizio PolliniAVERSA. Esplode la rabbia dei commercianti del secondo tratto di Via Roma e se ne fa portavoce il presidente zonale normanno della Confesercenti, Maurizio Pollini.

Alla base del malcontento il cordolo di gomma posizionato nel tratto finale di Via Roma, nel tratto dove la strada è doppio senso. “Già lo scorso 28 giugno abbiamo protocollato – spiega Pollini – una petizione nella quale chiedevamo un incontro con il sindaco Domenico Ciaramella. Oggi, alla luce della nuova giunta, sollecitiamo la richiesta di incontro inoltrandola anche al neo assessore al commercio Luciano Luciano. Chiediamo – insiste Pollini – degli interventi significativi per sostenere il commercio cittadino che ‘piange’ e vagliare la situazione del secondo tratto di via Roma, dove è stato posizionato, meno di un mese fa, il cordolo”. Il cordolo in questione era già finito nell’occhio del ciclone perché due settimane fa un ragazzo era andato a finire con il ciclomotore sul cordolo in gomma ed a seguito dell’urto, il conducente, G.S. di 27 anni, residente in via Saporito, aveva perso il controllo del veicolo andando a finire contro la vetrina di un bar. Il giovane non aveva comunque riportato lesioni significative ed era stato soccorso presso l’Ospedale “Moscati”. In merito alle polemiche sul cordolo, invece, Stefano Guarino, comandante del vigili urbani subito precisò che “la sua installazione è stata disposta con ordinanza dirigenziale con lo scopo di rendere più scorrevole il traffico in quel tratto di strada in tutte le ore del giorno e che il cordolo era omologato ai sensi di legge”. Ma i commercianti non ci stanno e ribadiscono il loro malcontento per l’installazione del cordolo: “In una strada cosi stretta, senza possibilità di parcheggio, senza marciapiedi e con un doppio senso di circolazione – ribadisce ancora Polliniquesto cordolo rappresenta un pericolo. Uscendo da alcuni negozi che si trovato sull’arteria divisa dal cordolo, infatti, ci si ritrova direttamente sulla strada perché non c’è marciapiede e ciò rappresenta un attentato all’incolumità dei cittadini”.

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