SANTA MARIA CV. Il Club 33 Giri significa innovazione, sperimentazione ma anche tradizione. E le tradizioni sono largomento preferito dei Cantica Popularia.
Gruppo nato nel 1996 in occasione dellinaugurazione del Museo della Civiltà Contadina e Artigiana di Pignataro Maggiore, per il quale hanno anche prodotto un cd nel 2000. Tradizionali e popolari sì, ma sovrapponendo a testi lontani quello che è il contrasto con ritmi innovativi, consapevoli di essere collocati in un periodo storico di denuncia, di riscatto, quale modo migliore di farsi ascoltare che cantando? Decisamente no dunque alla massificazione e alla globalizzazione e sì alla denuncia, a farsi portavoce di una terra, come il sud, che ha bisogno di farsi sentire.
Laddore e libertà. Questo lultimo lavoro, il cd che presenteranno al Club 33 Giri, aperto a chiunque abbia qualcosa da dire, da cantare o da esprimere sottoforma di qualsiasi forma darte, che apre le sue porte ben volentieri a questo progetto, accompagnando lascolto con il consueto aperitivo domenicale, il 25 novembre dalle 18.
Il gruppo di musica popolare Cantica Popularia nasce nel 1996 in occasione dellinaugurazione del Museo della Civiltà Contadina e Artigiana di Pignataro Maggiore. Ha realizzato progetti (Lalbero di tutti Legge 285 e Centro di aggregazione Salute Mentale Legge 328), laboratori, conferenze, rassegne teatrali, partecipando al Int. Halleiner Folk Festival Hallein Salisburgo nel 2002 e nel 2004. Nel 2012 realizza la colonna sonora di Lacrime di roccia, film documentario per la promozione del territorio, cura la presentazione di Giù al Sud di Pino Aprile, incide il Cd Laddore e libbertà presentandolo a Castel di Sasso in occasione di Borgo sotto le stelle, a Grazzanise per la Settimana della cultura Salvatore Nardelli organizzata dallAssociazione Teens Park, a Bellona per Speranza Provinciale e a Corchiano per la Sesta Edizione del Premio Comuni Virtuosi.
L’Associazione Culturale Club 33 Giri rappresenta un punto d’incontro unico nel suo genere. I soci non sono dei semplici spettatori degli eventi proposti ma bensì i primi a proporre idee e progetti da realizzare. E una fonte inesauribile di occasioni per vivere, respirare e produrre arte a 360 gradi in un territorio come quello casertano che non è morto anzi vuole lottare e costruire speranza attraverso il veicolo più importante del nostro paese, la cultura.