Il Pd chiede le dimissioni dell’assessore Nazzaro

di Redazione

 MONDRAGONE. Come volevasi dimostrare l’assessore al Personale Nazzaro non ne azzecca una, dopo appena due mesi è costretto a fare marcia indietro rispetto alla delibera numero 14 del19/06/2012 sulle modifiche dell’orario di servizio e di apertura al pubblico degli uffici amministrativi.

Questa delibera era stata annunciata come una vera è propria svolta nel razionalizzare e ottimizzare il coordinamento dei tempi della città. Addirittura doveva conciliare il tempo del lavoro con i tempi degli impegni famigliari, inoltre consentire anche a coloro che lavorano fuori Mondragone di poter accedere agli uffici comunali agevolmente e infine uniformare gli esistenti orari di servizio, onde assicurare una gestione uniforme degli uffici, pur rispettando specifiche peculiarità.

Peccato che dopo, di tutto ciò non sia rimasto un bel niente, perché l’assessore Nazzaro e il sindaco Schiappa insieme alla Giunta, hanno dimenticato di organizzare il coordinamento dei tempi della città cioè cercare di mettere insieme trasporti, servizi, apertura e chiusura delle scuole, apertura e scarico merci degli esercizi commerciali, viabilità e lavori stradali nonché di sentire il parere delle organizzazioni sindacali (Rsu) come da nota inoltrata il 2 luglio 2012 inerente le modifiche degli orari di servizio e di apertura al pubblico degli uffici comunali.

Cos’ altro aggiungere, dopo le tristi vicende del concorso dei vigili urbani dal costo di circa 100mila euro (scommettiamo che l’anno prossimo si farà un nuovo bando?),della strana forma di assistenza museale con short list ad hoc e l’infinita storia dello scarico barile del parco archeologico dell’Antica Appia… forse è il caso di tirare un po’ di conclusioni per il bene della città. Cambiare un assessore a mezzo servizio con uno a tempo pieno.

Il gruppo consiliare del Pd

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