Il trapper Baby Gang arrestato a Milano: trovato con pistola in hotel, indagine su traffico di armi

di Redazione

Un’operazione congiunta delle Procure di Milano e Lecco ha portato all’arresto del trapper Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang. Il 24enne è stato fermato in flagranza di reato all’interno di una camera del Mia Aparthotel di via Vallazze, a Milano, dove i carabinieri hanno rinvenuto una pistola semiautomatica senza marca e con matricola abrasa, nascosta in un mobile-cucina, insieme a un caricatore con nove cartucce calibro 380 auto. Nella stanza, occupata dal giovane insieme a una ragazza dopo il concerto di Emis Killa, sono stati trovati anche 4.900 euro in contanti, alcuni grammi di hashish e uno spinello. La droga è stata sequestrata per uso personale e il trapper segnalato alla Prefettura.

Le accuse e la richiesta di custodia cautelare – Baby Gang è accusato di detenzione di arma clandestina e ricettazione. Il pubblico ministero di turno di Milano, Maura Ripamonti, ha chiesto al giudice per le indagini preliminari la convalida dell’arresto e la custodia cautelare in carcere, ritenendo concreto il pericolo di reiterazione del reato. “È una persona molto pericolosa, che manifesta, anche nelle sue canzoni e nelle sue esibizioni, un evidente disprezzo verso le autorità e le forze dell’ordine, e abitualmente usa armi vere, anche da guerra, nelle riprese dei suoi video. E per averle a disposizione si avvale dell’appoggio di una rete criminale specializzata nel traffico di droga”, ha evidenziato il magistrato nella richiesta.

L’inchiesta della Procura di Lecco – L’arresto si inserisce in un’indagine più ampia coordinata dal procuratore Domenico Ezio Basso sulla circolazione di armi tra Milano e la provincia di Lecco. Nella casa del trapper a Calolziocorte, i carabinieri hanno sequestrato altre due pistole clandestine nascoste in un vano. Parallelamente, i militari hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro persone di nazionalità macedone, residenti in Valsassina, accusate di concorso in detenzione e porto illegale di armi da fuoco comuni e da guerra, oltre che di spaccio di cocaina con un giro d’affari stimato in almeno 12mila euro al mese.

Sono finiti in carcere Zilbehar Hetem, 50 anni, il figlio Mevljudin Hetem, 23 anni (già condannato per la sparatoria di corso Como del luglio 2022, insieme agli stessi Baby Gang e Simba La Rue), e il cognato Rasim Dali, 42 anni. Già lo scorso febbraio era stato arrestato un altro componente della famiglia, Mevljan Hetem, trovato in possesso di due pistole rubate e 22 dosi di cocaina. Altre due persone, Mevljane Hetem, 25 anni, e il marito Fiton Hetem, 26 anni, sono state sottoposte al divieto di dimora nella provincia di Lecco.

Il ruolo della musica nei video – Le indagini, avviate nel gennaio 2024, hanno fatto emergere che un fucile mitragliatore d’assalto di derivazione AK47, perfettamente funzionante, sequestrato a uno degli indagati, era stato utilizzato durante le riprese di videoclip musicali di Baby Gang e del trapper Mohamed Lamine Saida, in arte Simba La Rue, già detenuto per un cumulo pene.

I precedenti – Baby Gang si trovava in libertà vigilata, in attesa dell’affidamento ai servizi sociali per la condanna definitiva a due anni, nove mesi e dieci giorni inflitta lo scorso marzo per la sparatoria di corso Como. Nonostante avesse ottenuto deroghe agli obblighi di sorveglianza per esibirsi in concerti in Italia e in Europa, la Procura generale di Milano aveva già chiesto l’aggravamento della misura, rigettato dal tribunale ma con l’avvertimento di rispettare rigorosamente le prescrizioni. Ora il giovane trapper è rinchiuso nel carcere di San Vittore, in attesa delle decisioni del giudice milanese sulla misura cautelare.

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