Berlino accusa: “Italia paga immigrati per mandarli in Germania”

di Redazione

 BERLINO. Fino a 500 euro e dispensa documenti di soggiorno per lasciare l’Italia e andare in Germania, ad Amburgo.

E’ quanto farebbe il nostro Paese nei confronti degli immigrati africani, secondo quanto riferiscono gli enti addetti all’immigrazione della città-Stato della Germania, che annunciano l’intenzione di rimandare indietro gli stranieri. Nel mirino del governo tedesco una circolare del Viminale risalente allo scorso febbraio, quando era ancora in carica l’esecutivo Monti, che prevedeva una “buonuscita” di 500 euro per gli immigrati che lasciano i centri di accoglienza allestiti in via provvisoria per l’emergenza profughi provocata dalle rivolte della primavera araba nel 2011.

Un provvedimento che riguarda 13mila persone (di profughi in Italia, 3 anni fa, ne arrivarono 62 mila). La stampa tedesca ha riportato la notizia, mercoledì, accusando l’Italia di violare gli accordi europei: “Circa 300 persone, provenienti da Libia, Ghana e Togo sono finite nella città anseatica, nonostante dovessero essere accudite in Italia”, ha scritto l’agenzia Dpa, sottolineando che Roma disattende le intese europee, sollecitando i profughi che arrivano sulle sue coste ad andare in altri paesi d’Europa.

Ma la replica del Ministero degli Interni non si fa attendere: i permessi di soggiorno dati a stranieri che poi si sono trasferiti in Germania sono stati rilasciati dall’Italia “a seguito dell’esame della singola posizione, caso per caso, conformemente alla normativa comunitaria”.

Un caso che ha innescato polemiche tra i due Paesi, già provati dalla crisi dell’euro. C’è, tuttavia, un dialogo aperto sul tema. Già lo scorso 17 maggio si è tenuta una riunione della task force italo-tedesca in materia di immigrazione e asilo, con l’Italia che si sarebbe mostrata disposta a riaccogliere i profughi che non abbiano diritto a soggiornare in Germania.

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