Serre abusive e prelievi d’acqua illeciti: scoperta area agricola clandestina a San Luca

di Redazione

Un’area vasta come cinque campi da calcio, trasformata in una distesa di serre senza alcun permesso, è finita al centro di un’articolata indagine che ha portato i carabinieri a denunciare quattro persone. A San Luca, nel Reggino, militari della stazione locale insieme al Nucleo forestale di Locri e alla Polizia locale hanno individuato oltre 35mila metri quadrati di terreno agricolo vincolato, dove erano state realizzate strutture per la coltivazione di lamponi in totale assenza di autorizzazioni.

L’area vincolata trasformata in stabilimento agricolo clandestino – Le serre abusive, sorte su una zona sottoposta a vincolo sismico e idrogeologico, alteravano in modo significativo l’assetto naturale del territorio montano. Le verifiche hanno permesso di ricostruire l’intera attività, evidenziando come gli impianti fossero stati realizzati eludendo ogni normativa urbanistica e ambientale.

Il prelievo illecito di acqua – Gli accertamenti hanno inoltre rivelato un altro fronte critico: secondo gli investigatori, uno degli indagati avrebbe prelevato circa 25mila metri cubi di acqua al giorno dalla fiumara situata a ridosso dell’area agricola. Una captazione definita “massiccia e illecita” dagli stessi carabinieri, trattandosi di una risorsa essenziale sottratta senza alcun titolo.

La denuncia per furto aggravato – Proprio per il prelievo incontrollato dalla fiumara, nei confronti del coltivatore è scattata anche la denuncia per furto aggravato, trasmessa alla procura di Locri. Le indagini proseguono per definire l’intera catena di responsabilità e l’impatto ambientale dell’intervento illecito sul territorio. IN ALTO IL VIDEO

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico