San Cipriano d’Aversa (Caserta) – È pronta la consegna dei lavori per l’inizio dell’opera di riqualificazione del complesso edilizio confiscato alla famiglia Zagaria in via Don Salvatore Vitale, a San Cipriano d’Aversa, che Agrorinasce trasformerà nel primo Incubatore di Imprese Sociali e Giovanili su un’area confiscata alla camorra in Italia. La gara si è svolta nel mese di giugno scorso per l’importo complessivo di 3 milioni e 273.181,44 euro e aggiudicazione definitiva alla fine del mese di ottobre 2025 per l’importo di 2 milioni e 797.973,23 euro, grazie ad un ribasso di gara del 24,23% unito al progetto migliorativo proposto.
“Un risultato straordinario – dichiara Giovanni Allucci, amministratore delegato di Agrorinasce – che ha visto impegnati l’intera struttura di Agrorinasce e l’Amministrazione Comunale di San Cipriano, con la commissione di gara che è stata pronta a valutare le quasi 30 offerte pervenute per uno dei lavori più importanti che Agrorinasce ha avviato nell’anno 2025”. “Miriamo, con questo progetto di riqualificazione, al conseguimento di due positivi obiettivi. – spiega Maria Antonietta Troncone, presidente di Agrorinasce – Il primo è quello propedeutico dello spossessamento dalle mani della criminalità organizzata e della restituzione alla comunità. Il secondo è la creazione di un luogo di eccellenza qualitativa, un luogo esemplare di rilancio produttivo e di rilancio per l’intera comunità, teso a valorizzare imprese sociali e imprese giovanili”.
“Come Amministrazione comunale abbiamo sempre creduto nel recupero dei beni confiscati, un iter lento ma efficace. – afferma Vincenzo Caterino, sindaco di San Cipriano d’Aversa – L’inizio dei lavori in un bene confiscato così rilevante sia da un punto di vista etico che economico, come l’incubatore di imprese sociali e giovanili, è un altro traguardo raggiunto con Agrorinasce, è un piccolo segno della visione d’insieme che abbiamo per la crescita del territorio, un passo importante per lo sviluppo della zona industriale nell’area in questione”.
Si tratta di un’area di circa 13.500 metri quadrati che verrà integralmente recuperata e trasformata in un polo di legalità e sviluppo, finanziato dal Ministero dell’Interno (Poc Legalità 2014-2020). E’ prevista la creazione di un’agenzia per il lavoro giovanile; di spazi di co-working per giovani professionisti; di spazi per la formazione e servizi alle imprese; di moduli/box per startup e imprese sociali e giovanili; di spazi esterni attrezzati, con un campetto di calcetto che sarà anche area di addestramento per droni e una piazza per l’accoglienza del pubblico, mentre la villa principale ospiterà la nuova sede operativa di Agrorinasce.
Un centro all’avanguardia, grazie anche al protocollo d’intesa con il Distretto Aerospaziale della Regione Campania (Dac), siglato il 21 ottobre scorso, che prevede la collaborazione volta a promuovere attività formative, culturali e di ricerca nei settori aerospaziale, aeronautico e tecnologico, con il coinvolgimento dei centri universitari e aziende socie del Dac per l’ideazione di progetti di formazione, tutoraggio e assistenza gestionale e finanziaria per le nuove imprese. Si tratta di un importante primato, infatti è la prima volta che un bene sottratto alla criminalità viene destinato ad un’iniziativa aerospaziale.

