Addio a James Senese: il sax che ha dato voce al neapolitan sound

di Redazione

Napoli piange James Senese, scomparso stamattina a ottant’anni per le conseguenze di una infezione polmonare che lo aveva costretto al ricovero al Cardarelli dal 25 settembre, in un quadro clinico reso complesso da patologie croniche. Da tempo si sottoponeva a dialisi.

Il commiato degli amici – Il primo annuncio della morte è arrivato da Enzo Avitabile, amico di una vita: “Non bastano parole per un dolore così grande, ma solo un grazie! Per il tuo talento, la dedizione, la passione e la ricerca. Sei stato un esempio di musica e di vita. Un amico per fratello, un fratello per amico”. In queste settimane Senese aveva lottato circondato dall’affetto dei familiari e degli amici, tra cui Tullio De Piscopo e Nino D’Angelo.

Il cordoglio del sindaco – Sui social il sindaco Gaetano Manfredi: “James Senese è stato un artista straordinario, un figlio della Napoli vera, passionale e intrisa di contaminazioni. È stato un onore averlo protagonista di molte nostre iniziative tra cui il capodanno. Il suo sax risuonerà per sempre, nel nome di Pino Daniele”.

Le origini e l’identità – Figlio di una donna napoletana e di un soldato americano sbarcato in Italia durante la Seconda guerra mondiale, un’identità multiculturale che avrebbe segnato la sua musica, è cresciuto nel quartiere Miano, nella zona nord di Napoli. Nato il 6 gennaio 1945, dopo l’addio del padre tornato negli Stati Uniti, è cresciuto con il nonno tra Miano, Capodimonte e Secondigliano. Le radici afroamericane lo hanno avvicinato presto a blues, funk e jazz; l’ascolto di John Coltrane lo ha folgorato e spinse la madre a regalargli il primo sax.

Dagli Showmen ai Napoli Centrale – Con gli Showmen, al fianco di Mario Musella, inventò una via italiana al rhythm and blues e al soul; negli anni ’70 fondò con Franco Del Prete i Napoli Centrale, che unirono linguaggi popolari, rock, funk e soul, contribuendo a definire il cosiddetto “neapolitan sound”. Nel gruppo, negli anni, sono passati musicisti come Mark Harris, Tony Walmsley, Savio Riccardi, Joe Amoruso, Ernesto Vitolo, Walter Martino, Agostino Marangolo e Pino Daniele.

Il patto artistico con Pino Daniele – Decisivo l’incontro con Daniele: quando lo ingaggiò intuendone il talento, gli comprò un basso e lo arruolò in Napoli Centrale; poi Senese divenne il suo sassofonista, il complice preferito, il timbro inconfondibile del supergruppo che espugnò piazza del Plebiscito nel 1981. Le loro carriere hanno poi viaggiato parallele, con ritorni periodici sullo stesso palco e in studio.

Cinema, palco e collaborazioni – Tra palco e set, Senese è apparso nei film No grazie, il caffè mi rende nervoso e Passione, alternando la carriera solista a quella con i Napoli Centrale. Ha collaborato, tra gli altri, con Gil Evans, Don Moye, Enzo Avitabile, Franco Del Prete, Mario Musella, Enzo Gragnaniello e Tullio De Piscopo.

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